Intervistato dal quotidiano olandese Algemeen Dagblad per presentare la sua biografia, Wesley Sneijder racconta della sua ambizione di diventare allenatore. Spiegando quali sono i suoi riferimenti: "José Mourinho o Louis van Gaal? Spero di poter diventare una combinazione di entrambi. Magari col lato umano del primo e la conoscenza di Van Gaal, sebbene Mourinho fosse abile anche tatticamente. Con lui la scintilla all'Inter è scattata subito". Sneijder racconta anche i problemi avuti con il santone olandese: "Lo racconto con sincerità anche nel mio libro; da giocatore dell'Ajax una volta ho fatto un gesto "fottiti" alla panchina. Louis van Gaal, che era allenatore all'epoca, mi multò di diecimila euro. Dopo di che non l'ho più visto per  anni. Fino al 2010 quando abbiamo giocato la finale di Champions League con l'Inter contro il Bayern Monaco di Van Gaal. Il giorno prima della finale, Mourinho, Zanetti, Milito, Cambiasso e io andammo in sala stampa e in quel momento il Bayern uscì dal campo. Mourinho e Van Gaal si strinsero la mano. Ho anche teso la mano, ma Van Gaal mi ha ignorato pur avendo visto la mia mano, ne sono certo. Allora gli ho detto: "Ci incontreremo domani dopo la finale che vinceremo". Abbiamo vinto 2-0 e non seppi tenere la bocca chiusa. Gli ho detto: 'Non volevi fare il furbo ieri? Avrei voluto solo stringerti la mano'".

Lo sfogo più grosso nei confronti di Van Gaal, però, avvenne l'anno dopo, nella sera della vittoria all'Allianz Arena: "In quel momento gli dissi veramente di tutto.  È stato piuttosto intenso. Quando poi è diventato allenatore nazionale, ho pensato: 'Chissà cosa succederà tra di noi adesso'. Ma sapevo anche che l'opinione pubblica mi voleva come capitano. E quel Van Gaal aveva precedentemente fallito con gli Oranje. Sapevo che non sarebbe stato contrario, ma se fosse arrivato il momento in cui avrebbe potuto prendermi, mi avrebbe preso.  Nel mio libro ho definito Van Gaal un genio pazzo. Un allenatore brillante, anche fuori di testa. Come allenatore è tra i miei primi tre, ma Mourinho è il mio numero uno. Quello all'Inter è stato il mio periodo migliore da calciatore".

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Sezione: Copertina / Data: Lun 29 giugno 2020 alle 11:56
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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