Grande promessa del vivaio, con tanti elogi dagli addetti ai lavori che intravedevano in lui un nuovo potenziale campione. Poi, il debutto con la prima squadra, prima di un lungo girovagare per l’Italia con l’Inter che sembra perdere interesse nei suoi confronti, al punto da mollarne definitivamente la proprietà del cartellino. Il destino di Marco Andreolli sembrava comune a quello di tanti altri ragazzi anche promettenti transitati dalle giovanili interiste con grandi prospettive e poi andati altrove, a volte con conseguenze negative non preventivate. Ma la sorte, almeno con lui, è stata benevola, e gli ha permesso di ottenere, dopo sei anni di lungo pellegrinaggio, una nuova possibilità. E lo potrà fare da giocatore maturo, esperto, pronto a dare da subito il suo contributo.

Come detto, Andreolli, 27 anni, originario di un paese della provincia di Piacenza, è stato uno dei capisaldi della Primavera nerazzurra di metà anni 2000, dove arrivò dopo una lunga esperienza nelle giovanili del Padova. Il suo ruolo iniziale era quello di terzino, e viste le caratteristiche in tanti hanno scomodato un paragone alquanto pesante, quello con Giacinto Facchetti che poi toccò a suo tempo anche a Davide Santon. Roberto Mancini lo adocchia e gli concede l’opportunità di debuttare nell’Inter dei grandi già a 18 anni. Rimane elemento della prima squadra nerazzurra per altre due stagioni, siglando anche il suo primo gol tra i professionisti in un 4-0 rifilato al Messina in Coppa Italia. Ma sulla sua strada ci sono due ostacoli di nome Maicon e Javier Zanetti che inevitabilmente finiscono col metterlo ai margini.

Nel 2007, viene ceduto in comproprietà alla Roma nell’ambito dell’operazione che porta a Milano Cristian Chivu. Complice un grave problema fisico, però, non giocherà mai con la Roma e a gennaio passerà al Vicenza, dove collezionerà appena tre presenze. La Roma, però, nel 2008 rileva l’intero cartellino cedendo all’Inter il non indimenticabile Amantino Mancini. Subito dopo va in prestito al Sassuolo, dove finalmente potrà disputare una stagione pressoché completa con 28 presenze. Sono gli anni in cui cambia il suo raggio d’azione tramutandosi in difensore centrale, come si vedrà, sebbene per poco, proprio in giallorosso, dove tornerà nel 2009-2010 giocando otto partite, prima di essere ceduto al ChievoVerona, dove Andreolli riuscirà finalmente a trovare la sua dimensione ideale e ad emergere.

L’Inter, comunque, tiene d’occhio il ragazzo apprezzandone la crescita, e già il 24 gennaio 2011 ne riacquista la metà del cartellino lasciandolo in riva all’Adige. Ma nell’estate successiva a sorpresa il Chievo lo riprende per intero facendogli firmare un contratto per altre due stagioni. Andreolli continua a sfornare prestazioni importanti, e i nerazzurri a quel punto tornano alla carica. L’opportunità che si presenta è importante, perché il giocatore non rinnoverà l’accordo coi clivensi e si potrebbe prendere a parametro zero, e oltretutto la sua militanza nel vivaio interista torna utile in prospettiva Coppe. Nonostante ciò, Andreolli non lascia insensibili gli altri club, soprattutto il Milan che a un certo punto pare vicinissimo all’ingaggio.

Alla fine, però, il derby si risolve a favore dei nerazzurri, che già nei primi giorni di febbraio di quest’anno ottengono l’assenso del difensore per il ritorno a casa. Curiosamente, era un giocatore che piaceva molto ad Andrea Stramaccioni che voleva farne un perno del proprio progetto per l’Inter del futuro. Questa condizione col passare dei mesi è venuta meno, come anche quella delle Coppe. Ma poco importa, Walter Mazzarri potrà certamente essere contento di avere a disposizione un giocatore di carattere, che già negli anni scorsi dimostrava di avere una freddezza degna di un veterano. Utile per dare fiato ai titolari, garantisce solidità e buona capacità di contrasto specie quando viene puntato dall’attaccante avversario. Oltretutto, il suo ritorno vale anche come un messaggio: l'Inter non dimentica i propri ragazzi, chi dimostra di avere qualità è sempre il bene accetto, prima o poi. Bentornato Marco, ti perdoniamo il ritardo…
 

Sezione: Copertina / Data: Lun 08 luglio 2013 alle 16:15
Autore: Christian Liotta
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