Per un giocatore con il nerazzurro nel destino, l'Inter non può che essere un'ovvia conseguenza. Alessandro Bastoni, dopo undici anni trascorsi nel settore giovanile dell'Atalanta, si appresta a fare il grande salto. Classe 1999, è uno dei giovani e azzurri colpi della nuova proprietà Suning, un miscuglio di freschezza e qualità, di premesse e promesse. Difensore centrale, con il vizio del gol: addirittura 9 le reti messe a segno due anni fa con i Giovanissimi Nazionali. La Beneamata ha prelevato il suo cartellino, lasciandolo ancora due stagioni in prestito a Bergamo. Per farsi le ossa nel calcio che conta.

In Serie A il centrale 17enne ha già debuttato la scorsa stagione, mettendo in luce contro la Sampdoria le sue grandi doti. Gasperini crede tanto nel talentuoso difensore, e spera di poterlo valorizzare nel corso di questo campionato: tra il già affermato Caldara, l'affidabile Toloi e il veterano Masiello, il giovane Bastoni potrà ritagliarsi uno spazio tutto suo tra le fila della Dea, il club dove ha cominciato a muovere i primi passi nel calcio professionistico. A scoprirlo è stato l'osservatore Franco Maffezzoni, che nel 2006 l'ha prelevato dalla Cannatese (club dilettantistico allenato dal padre del ragazzo). Dall'approdo in nerazzurro ne è conseguita una trafila giovanile durata più di dieci anni, scalando squadre e campionati, fino all'esordio in Coppa Italia con il Pescara e alla prima presenza in Serie A contro la Samp.

Piede mancino, stazza fisica impetuosa (190 centimetri), pulito negli interventi. Si tratta di un centrale di difesa prezioso in fase di possesso, capace di impostare la manovra e abile anche nel lancio lungo se necessario. Molto bravo nel gioco aereo, avrà tempo negli anni di completare la propria maturazione fisica a livello di forza, in modo da raggiungere un livello ancora più alto. Bastoni si è fatto valere non solo con i bergamaschi, ma anche in Nazionale: dopo il debutto con l'Under 15 due anni fa, adesso il giocatore è un punto fisso dell'Under 18, di cui è divenuto anche capitano. Lo spirito da leader di certo fa parte del suo repertorio: personalità fuori dal comune per un ragazzo della sua età, grande umiltà e voglia di stupire. Bravo anche in fase offensiva (soprattutto di testa), il suo vero punto di forza è la marcatura a uomo, grazie alla quale riesce ad arginare le sortite offensive dell'attaccante avversario. Insomma, le premesse per far bene ci sono eccome. Non è un caso che l'Inter abbia scelto di puntare sul ragazzo.

Da Bergamo a Milano, il suo percorso segue le orme di quello dell'ex atalantino Roberto Gagliardini, che spera di poterlo accogliere in prima squadra. Giovane, promettente, serio, umile, ordinato dentro e fuori dal campo, al momento il classe '99 - dal punto di vista qualitativo - non presenta alcun punto debole. Unica debolezza (ma è più che lecito per la sua età), il fatto che debba ancora crescere a livello di struttura muscolare. Anche se, allenandosi giorno dopo giorno, Bastoni maturerà con il passare del tempo anche sul piano fisico. Per rivestire sempre di più un ruolo da protagonista. L'Inter punta forte su di lui e l'investimento di una decina di milioni lo conferma. Se son rose, fioriranno...

Andrea Pontone

Sezione: Copertina / Data: Sab 02 settembre 2017 alle 22:25
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print