Gesto folle nei confronti di Antonio Conte. A riferirlo è l'edizione online del Corriere della Sera. "Le pattuglie in strada di polizia e carabinieri passeranno con più frequenza intorno al palazzo di Milano nel quale abita l’allenatore dell’Inter Antonio Conte. La stessa cosa avverrà nei dintorni degli uffici della società nerazzurra - si legge -. Tecnicamente si parla di una vigilanza, il livello più basso di tutela per una personalità pubblica, ed è stata stabilita dopo avere esaminato l’entità della «minaccia». L’ex allenatore della Juventus e della Nazionale, passato alla guida della squadra nerazzurra dalla scorsa estate, qualche giorno fa ha infatti ricevuto una lettera anonima che conteneva una serie di minacce e un proiettile. È stato lo stesso allenatore a chiamare le forze dell’ordine e a firmare una denuncia contro ignoti, depositando la busta che aveva ricevuto. La società è stata avvertita dal tecnico e sta seguendo da vicino l’intera vicenda". E allora è scattata la precauzione.

"Dall’inchiesta trapelano pochissimi dettagli sul contenuto delle minacce, ma da quanto il Corriere è riuscito ad accertare non esisterebbe alcun elemento, nello scritto indirizzato ad Antonio Conte, che possa collegare la matrice di quelle intimidazioni a un qualche ambiente di spessore criminale o a qualche frangia estrema del tifo organizzato, anche perché l’Inter sta facendo un campionato di altissimo livello e non risulta alcun tipo di tensione tra società, allenatore, giocatori e curva (tra i gruppi ultrà interisti si vive una complessa fase di assestamento dopo l’aggressione ai tifosi del Napoli in cui morì un supporter «alleato» del Varese, ma questa è completamente un’altra storia)", si legge.

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Sezione: Copertina / Data: Sab 16 novembre 2019 alle 09:40 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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