Di Adem Ljajic si dicono tante cose. D’altronde si è parlato molto del talentino serbo: negli occhi di tutti è la lite con Delio Rossi, quando i due erano alla Fiorentina. Un applauso ironico di Ljajic e l’ira del tecnico, ora al Bologna, che si scaglia addosso al proprio giocatore, caricando il pugno. Poi lo screzio con l’allora commissario tecnico della Serbia Sinisa Mihajilovic, dopo che il giocatore si era rifiutato di cantare l’inno nazionale prima di un’amichevole con la Spagna, venendo così escluso dall’attuale allenatore del Milan: Ljajic non è stato più convocato per una partita fino a che a Miha non è subentrato Ljubinko Drulović che ha reintegrato Adem che giusto ieri ha segnato la rete del 2-0 per la Serbia.
Dietro a questa coltre polemica e ribelle, si nasconde però un talento purissimo, degno erede della scuola slava. Adem Ljajic inizia a giocare a calcio nel Josanica, da cui - a quattordici anni - parte per andare al Partizan Belgrado, dove raccoglie un’eredità pesante: come numero di maglia sceglie infatti il 22 che per quasi vent’anni è stato sulle spalle di Sasa Ilic, storico capitano della squadra serba. Dalla partenza di Ilic, nel 2005, nessuno prima di lui aveva avuto il coraggio di indossare quella maglia. E’ il 2008 e per due anni Ljajic incanta grazie alle sue doti nello stretto, quando salta l’uomo e calcia in porta.
Il gennaio 2009 è però la prima data della carriera da Sliding Doors del giocatore serbo: a Belgrado arriva il Manchester United che dal Partizan compra due giocatori: Zoran Tosic - che parte subito per l’Inghilterra - e il nostro, Adem Ljajic, lasciato un anno ancora in Serbia per maturare. Il nostro per tutto l’anno continuerà a viaggiare tra la sua città e Manchester, per prendere confidenza con la società inglese e il mondo anglosassone, ma esattamente un anno dopo, lo shock: il trasferimento ad Old Trafford salta perché la dirigenza dei Red Devils decide di puntare su altri talenti. Chi vive vicino al giocatore, in quei giorni ricorda un Ljajic emotivamente distrutto. Il tecnico del Partizan Goran Stevanović lo ha descritto come “emotivamente distrutto”, mentre il direttore sportivo della squadra ha commentato la situazione creatasi con un amaro: “Un giorno si pentiranno di questa scelta”.
Fatto sta che Ljajic ha assaporato l’Inghilterra per poi vedersi ricatapultato a Belgrado. Il Partizan riesce a piazzarlo alla Fiorentina, dove esordisce con Cesare Prandelli. Viene utilizzato come esterno nel 4-3-3 a sinistra, per rientrare sul destro, o nel 4-2-3-1, sfruttando la sua capacità di rendersi pericoloso anche lontano dalla porta con scambi veloci e inserimenti fulminanti in area di rigore. Tuttavia Ljajic gioca poco nella squadra che è lanciata alla conquista dell’Europa e che solo Ovrebo riuscirà a fermare, contro il Bayern Monaco. L’anno successivo, sotto Sinisa Mihajilovic (quando i due non avevano ancora batibeccato sulla questione inno), il minutaggio del serbo aumenta considerevolmente, ma la stagione della Fiorentina è deludente. L’annata seguente è quella del famoso patatrac Viola e della lite sopracitata con Rossi, mentre nel 2013 si rende protagonista di un campionato importante, condito da una doppietta d’autore contro l’Inter, nel roboante 4-1 con cui la Fiorentina annichilisce i nerazzurri a Firenze.
Dopo l’esperienza in Viola, Walter Sabatini lo vuole a Roma per rimpiazzare Erik Lamela, in volo verso Londra per vestire la maglia del Tottenham. E’ l’anno delle dieci vittorie consecutive della prima Roma di Rudi Garcia, quando Ljajic torna ad avere un ruolo importante in uscita dalla panchina, visto che gli spot di esterni nel 4-3-3 di Garcia sono occupati da Alessandro Florenzi e Gervinho. Tuttavia l’esperienza in questo nuovo sistema di gioco sarà molto importante per il serbo: se prima infatti era dedito quasi esclusivamente alla fase offensiva, sotto Rudi Garcia (e le pressioni di una piazza che ha ricominciato a credere nello Scudetto) Ljajic inizia a difendere, rinculando per asfissiare il terzino, accompagnandolo nelle trame difensive giallorosse.
Quest'estate è il secondo momento da Sliding Doors: sul tavolo della Roma arrivano diverse offerte del giocatore, chiuso dai nuovi arrivati Mohamed Salah e Iago Falque. Sabatini accetta la proposta del West Ham, ma il giocatore si impunta. Mancini lo chiama e lo fa sentire importante, nonostante il serbo sia stato scelto dopo aver constatato l'impossibilità di arrivare a Ezequiel Lavezzi, Diego Perotti e Eder. Ljajic vuole l'Inter e i nerazzurri si assicurano il suo cartellino dopo essersi assicurati anche Felipe Melo e Alex Telles, per un ultimo giorno di mercato vissuto al cardiopalma. E' prestito con diritto di riscatto che diventerà obbligo quando il giocatore raggiungerà un determinato (anche se non precisato) numero di presenze.
Roberto Mancini accoglie all’Inter un giocatore di ventitré anni che sa interpretare diversi ruoli in attacco, svariando su tutto il fronte offensivo. Ha un ottimo tocco di palla, ha nel suo bagaglio tecnico l’assist e il gol su punizione. Tatticamente sa giocare tra le linee e la sua capacità di saltare l’uomo è un fattore importante per creare superiorità numerica e scardinare le difese più arcigne. La squadra nerazzurra ha finalmente una serie di giocatori (Ljajic, Jovetic, Perisic) da cui ci si può attendere da un momento all’altro la giocata decisiva, quella che vale 3 punti. Al cospetto di tanta fantasia, c’è però la pecca di ogni artista, ovvero l’intermittenza: Ljajic (o “Fanta-Ljajic”, come qualche tifoso lo soprannominava a Roma, terra di nomignoli) non riesce ancora ad incidere sempre allo stesso modo sulle partite, vivendo le classiche correnti alternate tipiche di un giocatore che sta ancora conoscendo se stesso e le sue piene possibilità. La certezza però è che, se in giornata, Adem può essere decisivo. Proprio così.
Autore: Marco Lo Prato / Twitter: @marcoloprato
Altre notizie - Copertina
Altre notizie
- 08:43 GdS - Inter senza Lautaro, Frattesi, Pavard e Mkhitaryan: tre sono vicini al rientro in gruppo
- 08:29 GdS - Inzaghi, chiaro messaggio alla squadra. Rilancio per Taremi e Martinez, novità Zalewski
- 08:15 Preview Torino-Inter - Infortuni e fatica: Inzaghi tra esperimenti e occasioni
- 00:29 Chivu: "L'Inter ha meritato la finale e ora merita il nostro sostegno, dimentichiamo il tifo"
- 00:00 Tutto il calcio è paese. E poi c'è Barcellona
- 23:45 Caressa: "Con la testa a Monaco per l'Inter sarà durissima fare punti in campionato"
- 23:30 Primavera 1, il Sassuolo supera 2-0 il Lecce e resta a -2 dall'Inter: corsa al secondo posto ancora aperta
- 23:15 videoIl Cagliari ci crede, ma il Como la ribalta: esultano 3-1 i lariani al Sinigaglia. Gli highlights
- 23:00 Show di Gonçalo Ramos, il Psg non si ferma: Montpellier battuto 4-1
- 22:45 Anjorin tira fuori l’Empoli dalla zona retrocessione e inguaia il Parma: per Chivu ora c’è il Napoli. Finisce 2-1
- 22:31 Bugeja rovina la festa alla Juve, l’Inter Women sbanca l’Allianz Stadium e chiude una stagione storica: finisce 0-1
- 22:16 Rimini, Buscé carica i suoi verso la sfida playoff: "Bisogna prendere esempio dall'Inter"
- 22:02 videoGimenez entra dalla panchina e spacca la partita, il Milan ferma il Bologna: finisce 3-1 a San Siro. Gli highlights
- 21:48 La convinzione di Mandorlini: "L'Inter a Torino sarà stanca, ma proverà a tener vivo il sogno"
- 21:45 Sucic brilla ancora: gol e assist nel pokerissimo della Dinamo Zagabria sullo Slaven Belupo
- 21:34 Milan, Gabbia: "La classifica di Serie A non rispecchia il nostro potenziale"
- 21:20 Vecino: "Spero di regalare la Champions alla Lazio dopo averla tolta con l'Inter"
- 21:05 Fiorentina-Roma femminile, presente Javier Zanetti: il vice presidente al fianco del cognato Luis De La Fuente
- 20:51 PSG in finale Champions, a Marsiglia tra tanti contro c'è qualcuno pro. Larqué: "Ora il club è rispettato"
- 20:36 Il Psg non corre rischi, pochi titolari e tante riserve: l'undici contro il Montpellier
- 20:22 Fink (ex tecnico di Sommer): "Da sempre un ragazzo d'oro, ha grandi valori"
- 20:07 Lazio, gialli pesanti contro la Juventus: due giocatori salteranno la sfida contro l'Inter
- 20:00 L'ha ripresa Vecino in pieno recupero: 1-1 tra Lazio e Juventus. Ai bianconeri non basta Kolo Muani, espulso Kalulu
- 19:52 Inter Women in casa della Juve per l'ultimo turno di campionato: le formazioni ufficiali
- 19:38 Tifoso interista colto da malore dopo la partita col Barcellona: un amico interviene e lo salva
- 19:24 Viviano: "Inzaghi si gioca la seconda finale Champions con una squadra che prendete tutti per il c..."
- 19:10 Missione Torino con quattro ragazzi dell'Under 20 per Inzaghi: ecco i giovani aggregati alla prima squadra
- 18:57 Hübner difende Caressa e Bergomi: "Dobbiamo essere contenti di avere l'Inter in finale Champions"
- 18:43 PSG-Inter, l'Eintracht Francoforte tifa per i francesi. Per cinque milioni di buoni motivi
- 18:29 Preziosi: "Il Napoli ha già vinto lo Scudetto. L'Inter con la testa è sulla finale di Champions"
- 18:14 Como, Fabregas: "Cambi nelle ultime due partite? Ancora è presto. Però vogliamo vincerle"
- 18:00 Liverpool, Salah: "Ad Anfield fu il giorno del PSG. Ho augurato loro di vincere la Champions"
- 17:45 Barça, Ferran Torres: "Preferirei dimenticare l'arbitraggio di Marciniak. Ora concentriamoci sul Clásico"
- 17:30 Caressa: "Se la partita dell'Inter fosse stata una semifinale dell'Italia, sarei finito peggio di Frattesi"
- 17:15 Ancora un riconoscimento per l'Inter. Marotta insignito del Premio Costruiamo Gentilezza nello Sport
- 17:00 Segna Adopo, poi è valanga Como sul Cagliari: i lariani vincono 3-1, doppio assist per Nico Paz
- 16:45 Ancelotti consola il Barça: "Le mie congratulazioni all'Inter, ma se avessero vinto i blaugrana..."
- 16:30 Sky - Frattesi non parte per Torino. Inzaghi cambia: verso il tandem Taremi-Correa, novità tattica per Zalewski
- 16:15 Finale Champions, ci sarebbe già la scelta delle maglie: Inter in campo con la divisa gialla
- 16:00 Fabregas sulla semifinale di San Siro: "C’è tanto da imparare da come gioca l’Inter, ma anche dal Barça"
- 15:45 Simeone sulla finale Champions: "Inter molto competitiva, con un budget diverso dalle altre squadre"
- 15:30 Kvaratskhelia: "L'Inter è una delle migliori squadre al mondo, merita la finale di Champions"
- 15:15 Conte: "Se l'Inter può metterci pressione? Sarà meglio giocare le prossime due gare in contemporanea"
- 15:00 Orsi: "Il Napoli può farcela per lo scudetto. Ma l'Inter non molla niente". Poi pronostica la gestione di Inzaghi
- 14:45 Barcellona, Flick verso il Clásico: "Dopo la sconfitta di Milano non è facile. Ma dobbiamo dimostrare che..."
- 14:30 Di Francesco si complimenta con il fedelissimo Acerbi: "Trascinatore dell'Inter in una partita epica". Poi racconta un aneddoto
- 14:15 videoBovo: "Con la Samp serviva la testa giusta. A Cesena per blindare il secondo posto"
- 14:00 Abodi torna sul caso Doppia Curva: "Chi sbaglia paga, anche i tesserati. Chi ha pagato mi auguro abbia compreso"
- 13:45 Up&Down - Lavelli non molla mai, Aidoo corre e suda. Mosconi inventa e accende la luce
- 13:30 Pellissier: "Finale di Champions aperta, ma l'Inter non è semplice da battere e ha dimostrato una cosa"
- 13:14 Vanoli celebra l'Inter: "Due finali in tre anni sono un capolavoro d'intenti. Importante per l'intero movimento"
- 13:00 Mosconi inventa, Lavelli non perdona: l'Inter Primavera batte la Sampdoria 1-0 e conserva il secondo posto
- 12:45 Beccalossi, coma e risveglio. La moglie Danila: "Tutto è iniziato il 9 gennaio. Ora guarda l'Inter sul telefono"
- 12:30 Maschera, vicepres. L'Unionista: "In Inter-Barça si è sentito il trasporto del pubblico. Il tifoso deve sentirsi al centro"
- 12:15 Thuram ritrova il Torino dopo la tripletta dell'andata: il francese una sicurezza in casa e lontano da San Siro
- 12:00 Arianna Fontana: "Tifavo Milan, poi seguendo mio fratello ho scelto l'Inter. Mi piacciano Lautaro e Barella perché..."
- 11:45 Zoumana Camara chiama a raccolta i francesi: "Tutti a tifare PSG in finale Champions"
- 11:30 Collovati ricorda: "Dal Milan all'Inter? Per i tifosi rossoneri sono il traditore, ma non sanno che..."
- 11:16 TS - Inter, quattro assenti a Torino: sarà turnover totale. Obiettivo Lazio per Pavard
- 11:02 Sabatini: "Inter, risultati arrivati con il bel calcio e non rapinando in giro. Inzaghi è mostruoso. Champions? Luis Enrique un amico, ma..."
- 10:48 CdS - Arnautovic, Correa e Asllani con le valigie ma fondamentali. Anche col Barça...
- 10:34 GdS - Sommer e Donnarumma: fenomeni divisi da età e centimetri
- 10:06 CdS - Dimarco mette nel mirino il Psg: programma ad hoc per arrivare al top
- 09:52 Asllani il 18esimo marcatore in Serie A, eguagliato il record nerazzurro. Corner, cross e palla da fermo: nessuno come l'Inter
- 09:38 CdS - Tre assenze certe per la partita di domani: la probabile formazione
- 09:24 GdS - Pellegrini ko: stagione finita. Inter e Napoli restano alla finestra
- 09:10 Jugovic: "In Inzaghi rivedo un po' di Eriksson. Champions? Spero vinca l'Inter"
- 08:56 GdS - L'Inter ha deciso: tutti i dipendenti del club saranno allo stadio per la finale di Champions
- 08:42 GdS - Psg-Inter a Monaco di Baviera: partita la caccia al biglietto per la finale di Champions. Il club nerazzurro dà precedenza alla fedeltà
- 08:28 GdS - Pronto il premio Champions: 10 milioni! E se Luis Enrique dice che il Psg merita la coppa...