La ritardata venuta al mondo nerazzurro di Yann Sommer - ci si augura di non dover arrivare al "parto cesareo" col pagamento risolutivo della clausola rescissoria?! (ma anche se fosse, essendo lo svizzero chiamato a giocare pure coi piedi, la sua posizione "podalica" rientrerebbe ad hoc nella casistica di quell'intervento "chirurgico"...) - mi suggerisce di iniziare il post cominciando dalla chiosa. Così che nessuno degli eventuali lettori abbia a fraintenderne l'insolito focus. Quando certi sportivi tedeschi la smetteranno di cimentarsi in discipline ad alto rischio di infortunio come lo sci, sarà sempre troppo tardi...

Non fosse infatti bastata la straziante ed ormai decennale vicenda umana di Michael Schumacher a disincentivare l'esercizio di pratiche agonistiche rigorosamente bandite dal rispettivo ambito professionale, è arrivato invece - sulla stessa azzardata falsariga - il grave infortunio extra campo capitato lo scorso dicembre a Manuel Neuer, portiere del Bayern Monaco. Top team bavarese che, nonostante la prolungata assenza del suo portierone, è comunque reduce dall'11° Meisterschale consecutivo, lo scudetto tedesco (32 in totale). Tanto per dire: il 13° nelle ultime 16 edizioni di Bundesliga, il 20° nelle scorse 27. Roba da rendere ancora più misera la stringa dei 9 tricolori in fila degli "stinti" di Torino... Ma non divaghiamo! Ebbene, giusto durante una sessione di sci-alpinismo, lo sprovveduto "portatore ai piedi di attrezzi per scivolare sulla neve" - non pago di aver riportato "la frattura della PARTE INFERIORE della GAMBA" destra (citazione testuale dal profilo Instagram di Neuer: evidentemente dev'essere l'eufemismo tedesco per celare l'accoppiata di TIBIA e PERONE...) - sta ora scassando indirettamente i cabasisi a dirigenza e popolo nerazzurri. Per dirla con Camilleri, ovvio! Nel senso che la sua lenta ripresa agonistica dopo la frattura alla gamba nonché l'esito incerto della stessa - incastonati nelle 37 primavere scoccate lo scorso marzo - stanno rendendo affannosa oltre il dovuto la ricerca, da parte del Bayern, di un vice portiere da affiancargli, essendo ormai Sommer - rimpiazzo semestrale di Manuel - promessosi da tempo ai nerazzurri. In questo contesto, immagino dunque non interessi più di tanto la genesi di tutta questa smania di certi sportivi teutonici di cimentarsi in pratiche sportive "alternative" così borderline.

Piuttosto non ci si può non sorprendere che i tedeschi, da una parte, siano risultati inflessibili prima con Neuer - tra la multa salata comminatagli per l'azzardo commesso (pare fino a 1,6 mln di €) ed il pregresso siluramento del "suo" preparatore atletico Tapalovic (da oltre 11 anni al Bayern, ma etichettato come "spia" dallo stesso Nagelsmann, il predecessore in panchina dell'attuale Tuchel). E adesso con Sommer, schierato titolare nelle ultime 2 amichevoli estive del Bayern - 45 minuti nella prima e 90 nella seconda - con i bavaresi del tutto noncuranti delle trattative in corso coi nerazzurri. Dall'altra parte i tedeschi - stante la manifesta recidività di due loro figure sportive così altamente rappresentative - fanno evocare un'immagine quasi di idiosincrasia del loro popolo verso la pratica di certe discipline agonistiche invernali. Nel senso che storicamente - a differenza di famosi slalomisti o discesisti austriaci, svizzeri, italiani, (ex) slavi, francesi, lussemburghesi, scandinavi o statunitensi, non si ricordano, invece, sciatori tedeschi rimasti negli annali. Non c'è proprio una tradizione. O forse solo nello sci di fondo o nel salto dal trampolino... E questo svolazzo di memoria - senza voler ovviamente infierire sul conto di nessuno e men che meno di Schumi - viene quasi naturale accostarlo a quei datati spot pubblicitari della FIAT nei quali comparivano i 4 membri della Nazionale giamaicana di bob... E ho detto tutto! Anche se quel team anomalo esisteva per davvero nell'isola caraibica, a differenza del ghiaccio...

Tornando finalmente a Sommer, il portiere elvetico sta facendo parlare molto di sé - forse anche troppo - prima ancora che cominci a parare con le mani (e ad impostare coi piedi...) per conto dei nerazzurri. E pensare che un ex come Antonio Manicone - che è stato vice per 7 anni di Petkovic, ex tecnico della nazionale elvetica - l'ha toccata tutt'altro che piano per presentarlo. Argomentandone quasi come una sorta di prossimo "eclissatore" delle prestazioni (ahinoi solo annuali) di André Onana. Perbacco! Nel frattempo, si porteranno forse avanti - almeno quelli... - i dubbi sulla pronuncia corretta del suo cognome: essendo nativo del cantone Vaud della Svizzera francofona, ma di apparente estrazione tedesca, si pronuncerà, ad orecchio, "Sommé" alla francese o "Zommar" alla tedesca? L'aver recuperato almeno un paio di interviste pubblicate in rete dalla RSI, la TV elvetica - di quelle "disponibili fuori dalla Svizzera'... - in cui il portiere si esprime, in una, col francese mentre nell'altra in tedesco, aiuta solo a confermare che, da buon elvetico, Sommer non possa che essere poliglotta lasciando, però, irrisolto l'enigma... Cosicché i "linguisti" nerazzurri potranno anche farsene momentaneamente una ragione, ma tutti gli altri appassionati?

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Mar 01 agosto 2023 alle 15:06
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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