Scrivo questo editoriale nel momento stesso in cui mi sto recando in aeroporto, direzione Monaco di Baviera. Tutto d’un fiato, buttando giù sensazioni, pensieri, quanto mi viene in mente (perciò abbiate anche pietà se c’e qualche refuso). Innanzitutto è bellissimo seguire l’ennesima finale Champions. Nella mia carriera da giornalista, oltre che a Istanbul, avevo raccontato per lavoro anche la decima di Ancelotti col Real Madrid e la vittoria del Barcellona sulla Juventus. Sono sempre stati giorni particolari, bellissimi, perché vuoi o non vuoi entri in contatto con i sogni, le speranze, la vita dei tifosi e dei calciatori. A prescindere dal risultato finale è davvero un’esperienza che ti dá qualcosa, a ogni livello, interiore, professionale, lavorativo, emotivo. Poi certo, c’è il risultato che fa tutta la differenza del mondo. Lo sanno tutti. Alzarla o meno sposta ogni cosa.

Resto convinto che il percorso nerazzurro di quest’anno sia da applausi, da numeri uno. Questo perché hanno provato a vincere tutto. Non ce l’hanno fatto perché questa Inter non è una squadra da Triplete a mio avviso, ma può tranquillamente - e anzi, lo meriterebbe eccome per il torneo disputato sinora - laurearsi campione d’Europa per la quarta volta della sua carriera. Non sarà facile, l’avversario è forte, ma probabilmente l’Inter è pure più forte di quanto pensate. Almeno se ripeterà le prestazioni di questa Champions, visto che tutti hanno ancora in mente quelle poco brillanti in campionato. Inzaghi ad oggi è forse il migliore al mondo, sicuramente tra i migliori. E ribadisco, fosse per me dovrebbe restare a Milano. E ci sono anche tanti calciatori che meritano di fare la storia in nerazzurro nella competizione più importante a livello di club.

Posso star qui a scrivere di tattica, di tecnica, di rivali con lo stesso obiettivo e di una gara da 1 X 2. Ma chiudo semplicemente scrivendo di fare l’Inter, dando il massimo e uscendo dal verde senza rimpianti. Così si affrontano le gare, anzi, così si affronta la gara più importante della vita.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 30 maggio 2025 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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