E adesso salviamo il salvabile

Mi agito nel sonno e rivedo il Bernabeu vestito come il Meazza: Milano Nerazzurra, Boys San, Ultras, Viking....e più in basso i Templari e altri striscioni, sciarpe e bandiere, cori...esulto ai gol di Milito...i giocatori che alzano la Coppa Campioni...grido di gioia...mia moglie crede che sia impazzito...stavo solo sognando la notte di Madrid. Ma quanto tempo è passato? Mi sembra ieri.

Rimango nel dubbio un po' di ore, poi accendo la televisione e vedo un altro rigore sbagliato,  giocatori spesso in ritardo sul pallone, una squadra lunga che si spegne con l'andare dei minuti. Mi chiedo un'altra volta quanto tempo sia trascorso dalla magica notte di Madrid. Un giorno come nel sogno o forse 5 anni?

Torno alla realtà (finalmente) e mi accorgo che non sono passati nemmeno 2 anni da quel 22 maggio 2010 eppure giudicando le prestazioni di alcuni reduci della grande impresa non si direbbe: mi sembrano invecchiati di un lustro in poco tempo.
Non voglio criticare nessuno, sarebbe troppo facile adesso che fuori dalla Champions, dalla Coppa Italia, dalla corsa Scudetto e probabilmente dal terzo posto ci rimane solo un piazzamento per l'Europa Legue.

Salviamo il salvabile quindi. Diamo fiducia a giovani come Poli, Faraoni, Obi che secondo me in diversa misura stanno facendo la loro parte. Non rivoluzioniamo la squadra ma diamo anche un po' di riposo a quei giocatori che in pochi anni hanno vinto, Champions, Mondiale per Club, scudetti, coppa Italia. Hanno fatto il massimo e forse qualcosa di più, hanno dimostrato un attaccamento commovente alla maglia nerazzurra.
Ringraziamoli ma non mettiamoli tutti da parte, dosiamo le loro forze questo sì.

Infine chiediamo al nostro Presidente una ennesima prova di amore e generosità: ci vorranno 3 o 4 innesti importanti per rendere la squadra di nuovo competitiva.

Soprattutto, tifosi interisti, non illudiamoci: anche azzeccando la prossima campagna acquisti non sarà facile tornare presto alla vittoria.