Due notizie riguardanti uno degli eroi del Mondiale vinto in Germania nel 2006 hanno catalizzato la nostra attenzione in questa giornata, per la precisione una lettera di un nostro lettore e una dichiarazione di Claudio Vigorelli. Dopo l'incredibile espulsione rimediata nel Trofeo Tim, Marco Materazzi è tornato sotto i riflettori, dopo un periodo in cui altri nomi hanno offuscato il suo 'caso', se così vogliamo definirlo. Sì perché ad ogni sessione di mercato si finisce sempre a parlare di Matrix: da quando Mourinho gli ha preferito altre pedine è finito nel dimenticatoio, e la tiritera prima o poi si ripete sempe: resta? Va via? Si accontenterà di restare una riserva?

Il rinnovo del contratto, giunto proprio a fine campionato e le sue parole ("nerazzurro a vita", ndr) ci avevano messo l'anima in pace perché, diciamo la verità, nonostate continui ad essere preso di mira (inspiegabilmente) da arbitri e avversari, a noi interisti (spero di parlare a nome di molti) Materazzi sta simpatico. Non è più quel calciatore così ruvido, spigoloso, falloso di un tempo, col Mondiale è maturato e potrebbe giocare ancora da titolare. Con le sirene che continuano a suonare (in ultima quella della Lazio) riuscirà Marco a resistere? Prevarrà il cuore e quindi chiuderà la carriera in nerazzurro anche a costo di un'altra stagione in panchina, o deciderà di giocarsi le ultime chance in qualche altra piazza prima di appendere le scarpe al chiodo?

Il suo procuratore è stato chiaro: per ora nessun contatto, ma la decisione spetta a lui. Dalle colonne di questa rubrica mi sento allora di dare un consiglio a Marco: come tanti vorrei vederlo in nerazzurro fino a fine carriera, ma se questo deve significare sacrificarsi in panchina, meglio far vedere ancora di che pasta è fatto e che il Materazzi dei Mondiali non si è improvvisamente sgonfiato dopo pochi anni. Molti suoi colleghi e compagni di quella spedizione in terra tedesca, vedi Maldini, Cannavaro, Grosso, anche non più in tenera età hanno e stanno continuando a giocare fino alla fine, portando il loro contributo alla causa. Caro Marco, se davvero Mourinho ti ha etichettato come una seconda scelta, prova a convincerlo del contrario, e se proprio non ci riesci accetta la soluzione più gratificante, per chiudere da protagonista una carriera indiviabile.

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Dom 16 agosto 2009 alle 10:41
Autore: Domenico Fabbricini
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