Balotelli sì, Balotelli no. In questi giorni, è stata nuovamente caldeggiata l'ipotesi di un possibile ritorno di Mario Balotelli all'Inter. Il tutto è nato da un viaggio di Piero Ausilio, direttore sportivo dell'Inter, in Inghilterra. Al momento nessuna conferma, ma che SuperMario piaccia alla dirigenza nerazzurra è cosa risaputa. In fondo, a chi non piace Balotelli, calcisticamente parlando? I tifosi dell'Inter lo conoscono bene, hanno vissuto le sue gesta in campo, azioni che hanno saputo regalare emozioni ma anche rabbia. 

Sì, perché talvolta Balotelli ti fa uscire fuori di testa. La maglia gettata sul terreno di San Siro, al termine della sfida di andata della semifinale di Champions League contro il Barcellona, è stato il culmine di una bella storia d'amore, che per forza di cose doveva interrompersi. Troppo alta la pressione mediatica sull'attuale punta del Manchester City. Era ancora giovane, SuperMario, quando esplose all'Inter. I talent scout lo scoprirono a Lumezzane, in tante lo seguivano. Ma alla fine arrivò a Milano, crebbe nel settore giovanile nerazzurro e esordì in prima squadra. Rapporto quasi idilliaco con Roberto Mancini, che lui ha definito in questi giorni "un padre". Poi José Mourinho, bastone e carota. Genio e sregolatezza.

Provando ad ipotizzare un suo ritorno, perché al momento più di un'ipotesi non c'è, i lati positivi sarebbero tanti. E' un nazionale italiano, permetterebbe di aumentare la qualità in un reparto che comunque già sta bene. Aprirebbe le porte anche ad un cambio modulo, perché con Mourinho s'è adattato anche al 4-2-3-1, schema che Andrea Stramaccioni voleva attuare prima dell'ingresso in scena dei petroldollari del Paris Saint-Germain. Inoltre, con la maglia dell'Italia Mario ha dimostrato di avere un grande rapporto con Antonio Cassano. La sfida con la Germania forse è una delle più belle giocate dagli azzurri agli Europei, e FantAntonio avrebbe un ragazzo da coccolare e col quale divertirsi in campo.

Dall'altra parte però, SuperMario anche in Inghilterra, col Manchester City, ha dimostrato di non aver messo a posto definitivamente la testa. Qualche espulsione di troppo, lamentele che non mancano mai, e giornali di gossip che parlano quasi sempre di lui. Ma Mario è così, prendere o lasciare. E poi, c'è anche il bilancio da guardare. Sì, perché i Citizens non si accontenterebbero di farlo partire facilmente. In fondo, per lui furono spesi circa 30 milioni, e certamente in Inghilterra non voglio realizzare una minusvalenza così elevata. Stramaccioni sarebbe sicuramente felice di allenarlo, ma il suo ritorno non è certamente semplice. Per adesso, è solo una semplice voce e nulla di più.

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Sab 10 novembre 2012 alle 19:50
Autore: Riccardo Gatto / Twitter: @RiccardoGatto1
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