Forse sarebbe ora di passare alla scaramanzia. In casa Juventus è ancora tempo di sberle, anzi è sempre tempo di sberle, verrebbe da dire. Da quando il signor Palazzi stilò la sua relazione fino ad oggi, gli 'amici' bianconeri sono sempre stati convinti di poter strappare il titolo 2006 all'Inter. Qualche giornale ha provato a ritagliarcelo senza riuscirci, qualcun altro in una campagna mediatica giurava che con l'assoluzione di Moggi si sarebbe fatto il passo decisivo verso la revoca dell'ambìto scudetto. Il passo avanzato da Andrea Agnelli, presidentissimo della Juventus, al Tnas, sembrava quello giusto. E invece, ecco l'ennesimo ceffone ai legali bianconeri. Il Tnas ha dichiarato la propria incompetenza a decidere perché ha specificato che non ci sono i presupposti per revocare lo scudetto all'Inter. Noi non ci stupiamo assolutamente di nulla, a Torino invece sono con le mani nei capelli. Ma com'è possibile che nessun tribunale accetta le pretese delle vergini bianconere? Vorrà forse dire che c'è qualcosa di cui non vogliono rendersi conto oppure tutti i giudici d'Italia sono tifosi dell'Inter?

"Andremo avanti nelle sedi opportune", ha sempre ripetuto il signor Agnelli con grande fiducia. Una formula magica che è servita al Giovin Signore per tramutarsi in pifferaio magico e portarsi dietro i tifosi bianconeri come fossero topolini al suo seguito, incantati dai processi mediatici che qualcuno ha portato avanti. Eppure, i processi vanno vinti nei tribunali. E lì la Juventus continua a subire batoste clamorose. Dopo la chiusura netta del Tnas - che è molto importante perché il tribunale si era dichiarato competente e quindi ha fatto un passo indietro proprio perché non c'è alcun requisito che possa cambiare le decisioni del 2006 -, seguita ricordiamolo a quella estiva della commissione di saggi allestita dalla Figc, adesso toccherà ad Agnelli ricorrere alle prossime 'sedi opportune'. Magari chiedendo qualche altro milione di risarcimento alla Federazione stessa nel frattempo, perché il paradosso vero di questa vicenda è che la Juventus abbia il coraggio di chiedere risarcimenti multimilionari alla Figc per aver sbagliato nelle valutazioni quando non c'è alcun documento o alcuna sentenza che testimoni questi errori, anzi, tutto va a favore delle decisioni assunte nel 2006 e confermate nel corso di questi anni.

In questo senso, decisiva è stata anche la condanna di Luciano Moggi, che forse stasera starà ridendo sotto i baffi: la sua Juventus lo ha tradito miseramente, lasciandolo solo in battaglia quando, come giustamente sostiene l'ex d.g. bianconero, era la società a comprargli le schede svizzere, non era certo il buon Luciano a procurarsele per volontà di comunicare privatamente senza scopi prettamente 'calcistici', se così possiamo definirli. Insomma, il disastro juventino è sempre più profondo. Si va al ritmo di una batosta al mese, addirittura una alla settimana negli ultimi tempi, ciliegina sulla torta quell'esposto all'Uefa che sapeva tanto di gratuito attacco all'Inter ovviamente anch'esso respinto. I legali nerazzurri però non hanno gradito, se ne riparlerà. Eppure, stasera torniamo a sorridere con la serenità di sempre: lo avrete notato, per noi Calciopoli non è un'ossessione. A Torino ne parlano sempre cercando quasi di spaventarci, in realtà la nostra sicurezza è confermata con puntualità. L'Inter è pulita e lo conferma ogni tribunale. Quindi, noi andiamo avanti sorridendo insieme al nostro Giacinto Facchetti. E di sicuro, Agnelli andrà avanti nelle 'sedi opportune'. Magari adesso si proverà con il Tar e l'Alta Corte del Coni, poi sarà lecito aspettarsi anche un ricorso all'Onu. A proposito, avanti un altro tribunale: magari però prima di sventagliare 29 scudetti all'inaugurazione dello stadio qualcuno pensi alla scaramanzia, visto che ormai è rimasta loro solo quella...

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Mar 15 novembre 2011 alle 22:04
Autore: Fabrizio Romano
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