Zeman batte Stramaccioni, il maestro supera l'allievo. Il 4-3-3 del boemo contro il 4-3-1-2 di Stramaccioni. Negli 11 iniziali ci sono Nagatomo e Zanetti terzini, che non spingono molto. In difesa Ranocchia è incaricato di impostare l'azione, riceve spesso palla da Castellazzi. Centrocampo a tre senza Esteban Cambiasso, c'è più dinamismo con Gargano, Guarin e Alvaro Pereira. I due interni di centrocampo però tendono ad allargarsi troppo, soprattutto Pereira. Il nuovo arrivato spinge molto sulla sinistra, come se fosse un vero e proprio esterno. Può essere stata anche una mossa di Stramaccioni per fare male alla Roma da quella parte, sarà forse anche perchè Pereira è abituato a giocare così, andando sul fondo. Gioca così sopratutto all'inizio, poi col passare dei minuti, e forse coi richiami di Stramaccioni, gioca più centrale. Gargano scelto ancora come vertice basso del centrocampo, perno in mezzo. Un ruolo in cui gioca bene ma potrebbe fare ancora meglio senza compiti di impostazione e con un maggiore licenza di pressing.

Davanti al centrocampo c'è Sneijder con compiti di marcatura, prova a stare più basso del solito in appoggio al centrocampo. Un compito che gli toglie un po' di lucidità e non si vede il miglior Sneijder. L'intesa con i due davanti funziona a tratti, solo qualche azione interessante. Davanti Milito gioca da prima punta, giocando sul filo del fuorigioco (e spesso anche in fuorigioco). Cassano gli gira intorno, segna il gol del pareggio e finisce il fiato. 

Il primo cambio di Stramaccioni è proprio Palacio, al posto del barese. Cambia poco tatticamente: Palacio tende a spostarsi di più verso la fascia destra, dove dialoga con Zanetti. Cambia poco dal punto di vista tattico anche con l'ingresso di Cambiasso per Pereira (coi crampi): il modulo resta il 4-3-1-2. Cambia molto però dal punto di vista della corsa, perché il Cuchu non è in ottima forma. L'Inter quindi inizia a soffrire di più, c'è meno copertura a centrocampo. Sarà forse un caso, ma dopo pochi minuti arriva il gol di Osvaldo. Allora Stramaccioni si gioca la carta Coutinho. Si passa al 4-2-3-1 con il brasiliano a sinsitra e Palacio a destra. Esce però Gargano e si sente molto l'assenza della sua quantità. L'Inter non riesce più a rialzarsi e prende anche il gol dell'1-3. La difesa non è pronta per giocare col baricentro alto, serve una copertura costante del centrocampo sia ai terzini sia ai centrali. La partita finisce 1-3, ora Stramaccioni dovrà lavorare per migliorare il suo 4-3-1-2, che però può essere il modulo giusto per questa Inter.

Sezione: L'angolo tattico / Data: Lun 03 settembre 2012 alle 02:30
Autore: Guglielmo Cannavale / Twitter: @guglicannavale
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