Prima gara di qualificazione ai prossimi Mondiali e per l'Italia è subito una sorta di spareggio. Venerdì, a Oslo, scontro diretto con la Norvegia di Haaland. Arrigo Sacchi ne parla alla Gazzetta dello Sport.

Qual è, oggi, il principale problema dell’Italia?
"La mancanza di uno stile nel calcio italiano e, di conseguenza, la mancanza di uno stile di gioco della Nazionale. Spalletti, che è bravissimo, fa i salti mortali. Ma cosa può inventarsi se alcuni elementi giocano con la difesa a quattro, altri sono abituati a un centrocampo che non fa pressing, altri ancora conoscono solo i principi di catenaccio e contropiede? Il ruolo del ct, credetemi, è davvero complicato, e ve lo dice uno che lo ha provato sulla propria pelle. Io avevo puntato sul blocco del Milan, ma Spalletti su quale blocco può puntare visto che la maggior parte delle squadre è zeppa di stranieri?".

Atteggiamento tattico da tenere?
"Prima cosa: non aspettare gli avversari. Guardate che cosa ha combinato l’Inter contro il Psg: otto in area di rigore e pallone sempre nei piedi dei francesi. Prima o poi, ti piazzano l’imbucata e vai sotto. Possibile che noi italiani non riusciamo a capire che il metodo migliore per difenderci è attaccare, pressare, rubare il tempo e lo spazio agli avversari? No, noi siamo sempre quelli che devono difendere il Piave... Ma per carità! Quindi: nessuna paura, coraggio e pressing, che è l’arma più utilizzata a livello internazionale".

Del caso Acerbi che idea si è fatto?
"Brutto episodio. Non si può rifiutare la convocazione in Nazionale. Tu, quando vesti la maglia azzurra, rappresenti una nazione intera, un popolo. Questo rifiuto vuol dire che Acerbi considera la chiamata in Nazionale come una questione personale, e mette la sua persona davanti agli interessi del collettivo. Una situazione che mi ha dato un forte dispiacere".

Anche a lei da ct capitò con Vialli, giusto?
"Sbagliato. Vialli fui io a non chiamarlo più, perché pativa la concorrenza con Roberto Baggio e non intendevo alimentare il dualismo in Nazionale".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 03 giugno 2025 alle 09:24 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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