"Gentile Redazione salve,
sono qui a scrivervi all'indomani del pareggio con in Rubin Kazan e mi pongo delle domande riguardo il nostro allenatore Stramaccioni. Ritengo che sia una persona molto equilibrata però mi viene da chiedere:
possibile che giocatori come Guarin, Sneijder, Pereira e Juan Jesus abbiano bisogno di turnover al 21 di settembre? Facendo un paragone sembra di rivedere il Luis Enrique della Roma dell'anno scorso che cambiava 4-5 giocatori a partita e abbiamo visto com'è finita.
D'accordo che questi fanno voli transoceanici per giocare con le proprie nazionali però ritengo che essi siano in grado di poter giocare più partite possibili. La squadra è nuova e i giocatori hanno bisogno di amalgamarsi tra di loro. Io credo che il problema principale del Mister in questo momento è trovare l'assetto definitivo sia di uomini che di modulo su cui affidarsi, poi si potrà cominciare a far ruotare gli altri giocatori. se ricordate Mourinho aveva trovato il suo undici titolare su cui affidarsi e poi faceva turnover. Quindi penso che sia l'ora di fare delle scelte ben precise. Grazie e saluti e sempre Forza Inter!!!!!!".
Gaetano
"Buongiorno a tutti. Saro' breve ,la pessima prestazione di Jonathan che ci e' costata la mancata vittoria contro il Rubin, e',a mio avviso,la conseguenza dell'aver demolito moralmente sin dall'inizio questo giocatore colpevole di non essere Maicon.Non mi riferisco alla stampa e ai media poiche' tentare di danneggiare l'Inter e' colonna portante del loro "lavoro",ma a quella categoria di occasional-sapienti sedicenti sostenitori dell'Inter che da luglio a questa parte fanno a gara nel deridere,sbeffeggiare ed insultare il malcapitato esterno brasiliano.Complimenti!Siete sprecati come "tifosi",andate con piccinini a "controInter".Siete troppo esperti di calcio per non apparire in TV!A Parma (lasciato tranquillo)Jonathan si e' dimostrato utile ed ordinato come terzino.A NESSUNO si puo' chiedere di essere Maicon come NESSUNO merita di essere schernito per non essere Maicon.Forza Inter ! Sempre e comunque!".
Fabio
"Basta parlare di episodi e accampare scuse. Abbiamo giocato molto male e c'è andata anche bene perché se avesse vinto il Rubin (anche un palo per loro) non avrebbe rubato nulla: 6 tiri in porta contro 3; 17 contro 11 considerando quelli totali; 55% contro 45% di possesso palla, 2 corner a 0 e 82% contro 76% di precisione nei passaggi questi i numeri, ma sono a favore dei russi. Lasciare il pallino del gioco alla squadra ospite, per di più più debole (nessuno la dà tra le favorite per la finale) è inaccettabile. Al di là del gioco, un pareggio casalingo è da considerarsi un risultato obbiettivamente negativo, ma non abbiamo fatto molto per evitarlo. E io, nella "maledizione di S.Siro", mi spiace per Strama, ma conto anche le sconfitte ai preliminari, perché anche se avevamo vinto all'andata, non è normale poi perdere in casa. I tifosi non vanno allo stadio per vedere questo.
Per questa sfida, Stramaccioni ha attuato un turn over probabilmente esagerato, come a snobbare la coppa (avrei voluto vedere se in Champions avrebbe lasciato fuori tutti quei titolari) ma è soprattutto l'atteggiamento di partenza che lascia esterrefatti. O meglio, è l'atteggiamento solito dell'Inter già visto con Ranieri e che rimanda un po' all'Inter di Mancini: paurosi o quantomeno eccessivamente attendisti, con propensione ormai nota a giocare a bassi ritmi e premere solo a tratti sull'acceleratore (quando prendiamo gol, giusto per una decina di minuti). E' un'Inter che si risparmia fin troppo e mostra un calcio ai limiti della noia.
Io confrontavo con le partite di Real-Manchester City e di Chelsea-Juventus giocate con un'intensità a mille, coi giocatori che correvano. Vedo invece nell'Inter i giocatori che trotterellano. Eppure quest'anno, a parte qualcuno, son quasi tutti sotto i 30 anni! Di questa sera salvo veramente solo Handanovic, Nagatomo, Cassano e Livaja (non avrà l'esperienza e l'astuzia dei veterani come Floccari ma forse ha più qualità, poi a gennaio nel caso si vedrà), mentre i peggiori oltre al solito Jonathan e all'ancora fuori forma Samuel (parabola discendente?), ci sono Gargano (che se nelle altre partite ha fatto comunque abbastanza bene, stavolta è proprio naufragato, soprattutto nel 2° tempo forse stanco, forse travolto dal pressing avversario) e Ranocchia che ha molte responsabilità sul 2° gol. Sorprende Cambiasso, pur non andando oltre la sufficienza stiracchiata, è stato schierato di nuovo per 90 minuti lasciando riposare per metà partita il ben più giovane Guarin. Diventa davvero importante a questo punto il recupero di Obi più che quello di Mudingayi: l'ex primavera (che è anche mancino, come il Cuchu, e come lui ha buoni doti da incursore) dovrà approfittare di questi mesi prima del ritorno di Stankovic e del probabile arrivo di Paulinho per fare il salto da "giovane interessante" a "titolare". Quanto all'altro giovane, Coutinho, questa sera è stato così così, né tra i migliori, né tra i peggiori. La qualità è davvero alta: non è Neymar, ma è per lo meno pari a quella di un Giovinco, a parità di fisico, ma deve migliorare in concretezza e finalizzazione, per dare un apporto alla squadra anche in termini di gol e assist.
C'è comunque molto, ma molto da rivedere per Stramaccioni a livello di costruzione di gioco che diventa necessario quando non si ha un solista, automatismi difensivi, intensità e mentalità. E domenica ci sarà ancora S.Siro da espugnare.
Andrea
"Il risultato era importante, come sempre. Vincere con il Rubin avrebbe significato mettere una seria ipoteca sulla vittoria finale nel girone. Ma le considerazioni più importanti devono partire dal gioco della squadra e da come è stata in campo. Ebbene, a preoccupare è proprio questo aspetto e non i due gravi errori individuali che sono costati i due gol dei russi (come ha sostenuto Stramaccioni nel dopo-gara). Il Rubin ha tenuto più palla, ha avuto più occasioni da rete, ha mostrato personalità e individualità tecniche notevoli. L'Inter, invece, ha mostrato tutti i limiti di una rosa in cui manca drammaticamente qualità soprattutto a centrocampo e sugli esterni. Mi spiego: se il regista è Gargano (che il Napoli ha lasciato partire senza tanti rimpianti e senza risentirne)abbiamo un problema. Non tutti evidentemente hanno la fortuna di avere un Pirlo, ma almeno un regista decente dovrebbe essere in rosa. Abbiamo tanti faticatori, ma poca gente con piedi educati. Così lontano non si va. Capitolo esterni: qui l'allarme si trasforma in una vera e propria emergenza: il migliore resta capitan Zanetti (anni 39). Felice per lui, ma per l'Inter non è un bel segnale. Il dopo Maicon resta un rebus e Jonathan è impresentabile. Perchè non si è intervenuti in tempo sul mercato? Forse un giorno Branca scenderà dal piedistallo e ci concederà una risposta".
Paolo
"Gentile Redazione,
mi chiedo, molto onestamente, come sia possibile fare finta di niente e, ogni volta cadere dalle nuvole quando l'Inter gioca una partita come quella di ieri con il modesto Rubin.
Con tutto il rispetto, e le attenuanti che pur esistono,la squadra, è da un bel po di anni che gioca in questo modo.
Vi sono, a mio avviso problemi contingenti ma, anche atavici ed è su questi ultimi che si deve riflettere.
Raramente, a mio modesto avviso, l'Inter è riuscita ad imporre il ritmo e questo, prevalentemente per una lentezza nello sviluppo della manovra che per molti di noi tifosi è diventato un vero e proprio rompicapo.
Il più grosso difetto che riscontro è la mancanza di dinamismo.
Sembrano trascinarsi per il campo, nessuno che detti l'assist, quantità industriali di passaggi sbagliati anche a breve distanza e controlli di palla approssimativi tanto da far temere che non si conoscano i fondamentali.
Eppure, su tutto questo, neanche una parola, neanche una critica.
Seguo l'Inter ma seguo con attenzione tutti i campionati che Sky mette a disposizione nel suo palinsesto e ne ho tratto il convincimento che la nostra squadra sia l'unica in europa ad avere ancora un gioco con ritmi talmente bassi da agevolare qualsiasi squadra incontriamo, seppur modesta, consentendo di solito agli altri prestazioni "Monstre"
Almeno, al tempo di Mourino che, dopo poche partite aveva capito che pressare e correre non era nel nostro DNA, la squadra, all'epoca farcita di elementi di primo piano, imparò a meraviglia il contropiede, e così, un po alla Helenio Herrera, fregavamo tutti o quasi.
Adesso, oltre agli interpreti, abbiamo perso anche questa caratteristica, anzi, sono gli altri a fregarci con lo stesso metodo.
Non parliamo poi del tormentone "coperta corta" che pare essere un problema solo nostro, quasi come se scendessimo in campo in 10 anzicchè in 11.
Oltre alle solite considerazioni sui nostri preparatori atletici legate principalmente agli infortuni ed alla brillantezza, che vado facendo da molto tempo e sui quali nessuno mai ha focalizzato l'attenzione ritenendoli intoccabili, mi chiedo come sia possibile che pur cominciando, per motivi legati alla partecipazione all'E.L., con molto anticipo la preparazione attletica, anche in questo caso l'Inter è sempre in affanno.
Indipendentemente dalle solite scuse che ci diamo in questi casi, vedendo l'incontro di C.L. della Juventus ho visto un abisso profondo di forza e determinazione che ci separa e che rende ancora più amara la delusione per il calcio che l'Inter esprime.
Ci vuole un po di onestà e coraggio ma dobbiamo ammetterlo".
Vittorio
"Gentile redazione,
Vorrei esternare un mio parere personale riguardo la partita di ieri sera contro il Rubin.
Come tifoso interista, l'incontro disputato ieri a S.Siro mi ha profondamente demoralizzato, non solo perchè ha evidenziato la nostra imbarazzante condizione fisica, che ci ha obbligato a consegnare il pallino del gioco ad una squadra mediocre che veniva in casa nostra a giocare; ma sopratutto perchè mi ha costretto a prendere atto della abissale differenza di condizioni atletiche e di gioco che sussistono attualmente tra noi e la Juventus ed il Napoli; due squadre che (è bene ricordarlo, in nome dell'oggettività che DEVE caratterizzare l'animo di un vero tifoso interista) hanno cominciato la preparazione 15-20 giorni dopo di noi e che quindi, almeno in linea teorica, dovrebbero esserci inferiori quantomeno per condizione atletica. Invece no, ho visto una Juventus in palla e motivata contro il Chelsea disputare una partita con tale grinta e determinazione da recuperare 2 goal di svantaggio come fossero niente; ho visto il Napoli surclassare l'avversario per 4-0. Osservo invece la nostra squadra, l'Inter, e la vedo passeggiare. E' questo un problema endemico dei nostri giocatori, alcuni dei quali (si veda Samuel) impiegano mesi per entrare in condizione, sempre ammesso che subito dopo non incorrano in infortunii spesso anche seri. Spero che si intervenga a dovere prima sulla preparazione atletica e poi sui calciatori, in caso contrario devo prendere atto che attualmente non abbiamo speranze contro squadre come Juventus e Napoli. Posso accettare che una squadra in fase di rinnovo abbia difficoltà tattiche a livello di gioco, ciò che non posso giustificare è la mancanza di grinta e di condizione che perennemente accompagna le nostre prestazioni. Com'è possibile che nessuno ponga l'accento su questo eterno problema? Per il bene della beneamata vi esorto ad intervenire, forti della vostra posizione vicina a quella della società, al fine di sottolineare questo problema che, se sottovalutato, ci condurrà ad un'altra infelice stagione che prevedo coronata nella migliore delle ipotesi da qualche soddisfazione irrisoria raccolta qua e là, senza però la continuità cui tutti auspichiamo. Continuità che, beninteso, non sifnifica necessariamente vittoria. Ho accettato di buon grado la sconfitta contro la Roma, perchè l'ho vista accompagnata da una buona prestazione corale della squadra e da una buona idea di gioco. Ciò che nessuno capisce è che i tifosi interisti non vogliono per forza vincere sempre, ma si aspettano che, quando i loro uomini scendano in campo, non rinuncino in automatico a giocare, lasciando sempre l'iniziativa agli altri".
Daniele
"Una volta mentre Petrolini faceva uno spettacolo in teatro venne più volte disturbato da uno spettatore idiota che schiamazzava. Al terzo schiamazzo Petrolini s'interruppe, si avvicinò alla platea e disse: "Io nun ce l'ho cco tte, cce l'ho cor tuo vicino che nun te da na bbotta n'testa!". Tradotto in linguaggio nerazzurro, io "nun ce l'ho" con Jonathan, ce l'ho con Branca che lo ha portato".
Antonella
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