"Gentile redazione, inizia un' altra stagione nel peggiore dei modi , come sempre giocatori molli molli. Sembrava che dovevamo spaccare il mondo , invece la solita solfa . Io continuo a scriverlo , il male nostro e' Icardi , sempre dietro i difensori , inutile con il pressing, non aiuta mai i compagni. Certo che non fasciamoci la testa , troppi giocatori fuori condizzione , solo che vedendo i gobbi , anche loro giocando male , ma con una gran voglia di lottare e vincere fino all' ultimo. Un rammarico , non prendere Rafinha , ci serviva un fantasista , e oggi abbiamo visto che non c'e' gioco".

Mauro

 

"Gentile Redazione, oltre che ringraziarVi per il consueto spazio che offrite a noi tifosi, già irritati e delusi per questa prima sconfitta, intendo, con questa breve nota, esprimere le mie considerazioni sulla partita di questa sera. Abbiamo assistito ad una delle peggiori prestazioni che l'Inter abbia mai offerto nelle prime giornate delle ultime stagioni di campionato, pur essendo intervenuti, a mio avviso, in maniera parziale sul mercato, acquistando alcuni buoni calciatori; proprio tra questi, vorrei segnalare soltanto l'ottima prestazione di Asamoah, tra i sette acquisti decisamente il migliore, tecnicamente e tatticamente parlando. Ciò che invece continuo a denotare in questa rosa è la mancanza assoluta di personalità, gioco e determinazione, specialmente nei momenti decisivi della gara, motivate dal fatto che l'Inter continua, purtroppo, a non avere alcun leader carismatico all'interno del proprio spogliatoio, oltre che calciatori in grado di mutare l'andamento della gara, specialmente quando essa diviene ardua e complessa per dei modesti calciatori come quelli visti all'opera stasera! E' ormai da troppo tempo che la nostra Società persevera nel collezionare solo magre figure e stagioni incolori, ragion per cui altri club in Italia, tra tutti la Juventus, intraprendono, anno dopo anno, delle stagioni vincenti, costellate da vittorie di trofei prestigiosi, e noi interisti costretti a guardarli rassegnati. Per cui, se questa sarà l'Inter, oltre che vedermi costretto a disdire l'abbonamento televisivo già rinnovato la stagione scorsa, dovrò anche rinunciare, malvolentieri, a seguire una squadra che fa parte del mio cuore, ma che da troppi anni non riesce più a farmi entusiasmare. Con la speranza che la prossima gara sia propizia di gol (e vittoriosa), invio cordialità".

Riccardo

 

"Grazie a Voi per lo spazio, ma come tutti gli anni puntualmente ci risiamo, squadra senza nerbo (guardate gli occhi di Ronaldo), senza gioco, far giocare Miranda in quelle condizioni è un suicidio così come Dalbert ( ma ancora si insiste?), nessuno che si prenda la responsabilità di cercare di saltare l'uomo, solo cross inutili e sbagliati.Alla Dirigenza dico, "ma perchè quando subiamo torti (vedi fallo su Asamoah) nessuno parla? ma perchè l'unico che si avvicina all'arbitro è Icardi con un fare da amico che scambia quattro chiacchiere e non protestando come fanno quelli della Juve? Scuate ma non capisco tutte queste cose e Spalletti che continua incensare tutti i calciatori e tutti si sentono Messi e giocano con sufficenza come si è visto ieri sera. Altra cosa che esula dal contesto è Dazn, probabilmente il suo mestiere è un'altro. Grazie e scusate per il disturbo. Saluti".

Domenico

 

"Gentile Redazione, dopo un'estate trascorsa in silenzio nella speranzosa attesa di vedere costruire una Inter finalmente degna del proprio blasone, torno a scrivervi con addosso una rabbia forse ancora maggiore di quella che mi pervadeva nelle interminabili scorse stagioni calcistiche nel vedere le indecorose prestazioni della mia squadra. La rabbia deriva, ovviamente, dalla sconfitta di ieri sera inflittaci dalla succursale della Rubentus e dal pensiero del dileggio che sta sparpagliando il suo insopportabile presidente; tutto è calcisticamente accettabile ma non perdere alla prima di campionato contro una squadra da paese che permane ogni anno nella massima serie grazie ai giochi politici del Palazzo. Prima però di considerare i demeriti dell'Inter mi soffermo brevemente su di un particolare che ha soltanto sfiorato il Signor Lapo De Carlo nel suo ultimo editoriale, ovvero l'inspiegabile mancata attribuzione di un rigore solare a nostro favore pochi minuti dopo l'avvenuta concessione, ai nostri avversari, di un rigore obiettivamente giusto ma estremamente fiscale. La spiegazione non può essere che la seguente: la volontà dello scarso Sig. Mariani (quando ci arbitra lui non si vince...) di penalizzarci con l'aiuto, al VAR, di Valeri (un altro soggetto della “cricca” dei soliti noti capeggiata da Orsato e Tagliavento a supporto dei quali, sempre al VAR, la scorsa stagione ha apparecchiato la vergognosa vittoria dei gobbi a Milano). Pertanto, al netto degli innegabili ed ingiustificabili demeriti dell'Inter, la cosca arbitrale italiana ha subito reso noto (palesemente, senza vergogna e con la benedizione dei servi del potere che pontificano sui giornali e nelle televisioni...) cosa attende quest'anno la Benamata... Per quanto riguarda invece le colpe nerazzurre, sgomberiamo subito il campo da equivoci passibili di disfattismo: anche con le precedenti premesse ci può stare una sconfitta alla prima di campionato al venti di agosto e non è il caso di drammatizzare oltre misura. Semmai va fatto notare quanto segue al partito degli interisti entusiasti della campagna acquisti appena conclusa. Anzitutto che la madre di tutti gli errori è stata quella di non confermare nessuno dei due artefici della qualificazione alla CL, vale a dire Cancelo (migliore in campo della Rubentus l'altra sera in quel di Verona) e Rafinha (sacrificato preferendogli un calciatore fisicamente logoro come Naingollan). E non mi si venga per l'ennesima volta a raccontare la panzanata che costavano troppo e che i loro club non li cedevano in prestito; i due non sono stati presi perché li aveva portati a Milano Walter Sabatini e Ausilio non sopportava che i relativi meriti non fossero i suoi, oltre al fatto che l'Allenatore bramava dal desiderio di tornare ad allenare il “suo” Ninja. Qualsiasi Direzione Sportiva competente avrebbe anzitutto riconfermato il portoghese ed il brasiliano e poi completato il mosaico con pochi acquisti mirati ma all'Inter, purtroppo, i dirigenti competenti (Oriali e Sabatini solo per citare i casi più eclatanti) vengono allontanati senza dare spiegazioni alla tifoseria mentre permangono anno dopo anno i dissipatori di risorse economiche, che vengono acclamati come fenomeni dopo ogni campagna acquisti salvo poi non aver portato uno straccio di titolo da quando percepiscono il loro lauto stipendio dalla Società! Il risultato ad oggi palese, al netto di quello (temo poco di positivo...) che la squadra riuscirà a combinare in questa stagione, è che i due veri registi nel girone di ritorno della scorsa stagione, per intenderci quelli che hanno fatto fare bella figura anche all'incostante e indolente Brozovic (mi scappa da ridere quando sento dire che nella Croazia ha recentemente incantato! Giocando al fianco di Modric e Rakitic avrei fatto un figurone anche io...), oggi non ci sono più e non mi si dica che basterà tutta la batteria di nuovi esterni acquistata per sopperire a questa gravissima lacuna. Si sapeva fin da inizio Giugno che all'Inter serviva come il pane un centrocampista d'ordine e alla fine non lo si è comprato, spendendo (e spandendo come al solito) risorse nell'acquisto di un Politano (bel favore al Sassuolo che se la ride di gusto...) che vale tanto quanto Candreva e dell'anarchico ed egoista Keità. Si sapeva che Vecino, Gagliardini e Borja Valero in tre sommati non ne fanno uno decente e si è gettata alle ortiche la possibilità (ammesso che sia stata effettivamente vera) di portare a Milano Arturo Vidal (buggerando per contro la tifoseria con la stucchevole favoletta di Modric in nerazzurro). Era arcinoto, infine, che sugli esterni di difesa eravamo scadentissimi e alla prima di campionato ci siamo presentati a destra con “soldatino D'Ambrosio” (insulso come sempre nello svolgere il suo inguardabile compitino) e a sinistra con il primo povero ragazzo raccattato per strada (a proposito, complimenti anche in questo caso al genio che l'ha acquistato...). Il tutto condito dal fatto che, come sempre del resto, Icardi è stato anche ieri sera spettatore non pagante della partita (terminata con la maglietta intonsa e con il solito gol sotto-porta divorato) e che il povero Lautaro (subito sopravvalutato e quindi sovraccaricato di responsabilità) rischia di fare presto la fine di Gabigol . Mi fermo qui, altrimenti qualche benpensante mi accuserà di essere il solito disfattista, e mi riprometto di non scrivervi più sino al termine della stagione, salvo impegnarmi a recitare il “mea culpa” a seguito di ripetute convincenti vittorie in Campionato e di superbe prestazioni in Champions League! Nell'attesa e nella speranza che Vrsaljiko e Asamoah (l'unico decente visto in campo ieri sera faceva la riserva nei gobbi...) sistemino le fasce, che rientri Skriniar (meglio anche Ranocchia comunque rispetto al solito disastroso Miranda) e che Spalletti trovi una (speriamo non improbabile) quadratura del centrocampo cosa dire quindi: auguri alla nostra (anche quest'anno probabilissima) gastrite e ai Quarantamila indomiti (e speriamo non nuovamente abbindolati) sottoscrittori dell'abbonamento!".

Paolo

 

"Purtroppo, come spesso è successo dopo il trionfo di Madrid, l'Inter perde inspiegabilmente la bussola e, nonostante veleggiasse nelle calme acque del mare d'agosto, è stato sufficiente un calcio di rigore contro il coriaceo Sassuolo (la sua bestia nera) per metterla al tappeto sancendo l'1-0 per gli emiliani griffato Berardi. Ancora è troppo presto per potersi sbilanciare dando giudizi che, nel proseguo della stagione, vengono puntualmente disattesi (il calcio d'altronte è una scienza inesatta e siamo ancora ad agosto...) ma vorrei riflettere su un dato statistico, certo, che può non dire nulla o molto, dipende da come vuole essere interpretato, tutte le volte che la Beneamata ha vinto il tricolore alla prima uscita non ha mai perso. Volendo entrare nel dettaglio ha collezionato: undici vittorie (una delle quali un secco 4-0 alla Juventus dell'Ambrosiana Inter 1939-40 che avrebbe vinto il quinto tricolore oltre alla prima Coppa Italia) e sette pareggi... Non so se questa squadra sia in grado o meno di poter vincere il diciannovesimo tricolore (sottolineo diciannovesimo,,,) ma tutti, Spalletti in primis, devono lottare per il massimo obiettivo, senza disprezzare la Coppa Italia, e perchè no sognando anche la quarta Coppa dalle grandi orecchie d'altronde il calcio è una scienza inesatta e noi siamo l'Inter... Rinnovo, quindi, i migliori auguri all'Inter, che dall'alto dei suoi 39 allori (il cui primo fu il turbolento tricolore 1909-10...) deve ritornare ad essere protagonista in Italia, in Europa e nel Mondo... lo esige la sua storia, impreziosita dall'essere l'unica squadra italiana mai retrocessa in Serie B, ma anche l'unica che, oltre a centrare il triplete, è riuscita a battere il Grande Real Madrid quando i blancos (reduci da cinque successi consecutivi in Coppa dei Campioni) diedero il là alla Grande Inter targata Helenio Herrera".

Francesco

 

"Sulla prima di campionato si ripresenta il problema dell'anno scorso: Spalletti fa tentativi sbagliati (mezzo campionato senza Cancelo etc. etc.). Puoi provare a recuperare Dalbert,ma metti Asamoah dietro (esterno sinistro) e Dalbert avanti, così almeno fa meno danni. Mi piacerebbe che l'allenatore si rendesse conto del reale valore di D'ambrosio e Miranda, il primo gioca verso la sua porta ed il secondo con paura (a parte che non sono veloci e con poca classe.) Io sono tifoso interista da 50 anni e più e consiglio di puntare molto su keità ed un pò meno su Icardi. Distinti saluti".

Franco

VIDEO - SASSUOLO-INTER 1-0, RABBIA E DELUSIONE PER TRAMONTANA

Sezione: Visti da Voi / Data: Lun 20 agosto 2018 alle 19:29
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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