A cinque giorni dall'addio ufficiale di Nicolò Zaniolo alla Roma, Francesca Costa, mamma dell'ex centrocampista dell'Inter, racconta la sua verità sugli ultimi mesi turbolenti vissuti dal figlio nella Capitale. "Hanno detto che si è rifiutato di giocare per la Roma, che è un traditore, lo hanno preso per pazzo senza magari raccontare di quando ha giocato con le infiltrazioni per la spalla rotta - le sue parole in esclusiva al Corriere dello Sport -. Non c’è stata correttezza nei suoi confronti da parte della società. Invece lui è stato male davvero: quando, a gennaio, non è stato convocato contro la Fiorentina era debole, tremava. Tutti i medici hanno riscontrato questa verità. Non so se fosse influenza o stress, ma mio figlio non stava bene". 

Poi, però, non ha più giocato. 
"Una decisione presa con l’allenatore che non lo vedeva a posto. Ed era vero: Nicolò non stava bene, la luce si era spenta. E per un giocatore come lui questo fa tutta la differenza del mondo. Anche nei confronti dei tifosi. Anzi, questo è un aspetto a cui tengo molto. Né io, né mio figlio, né nessuno della mia famiglia ce l’ha con i tifosi. Noi saremo sempre grati ai romanisti, sempre rispettosi, questo voglio che sia chiaro. Le critiche ci stanno, ma non è colpa loro. Hanno creduto a quello che gli è stato raccontato". 

 Perché Zaniolo ha prima detto no e poi sì al Bournemouth? 
"Voglio chiarire un aspetto: Nicolò si sarebbe ridotto l’ingaggio, o avrebbe chiesto gli stessi soldi della Roma, per il Milan o il Tottenham. Ma quelle società non hanno trovato l’accordo con il club giallorosso. A quel punto c’era il Bournemouth: non è vero che ci hanno offerto cinque milioni a stagione, ma quando mai. Io sono nel calcio da tempo, anche mio marito faceva il calciatore: le trattative le fanno gli agenti. E infatti il procuratore di mio figlio li ha incontrati". 
 
Prima ha detto no, poi sì. 
"Questo è vero, ma quando li abbiamo richiamati loro avevano preso già un altro".
 

E a questo punto compare il Galatasaray. 
"Una scelta che è stata quasi immediata perché ci hanno fatto sentire subito fiducia e sostanza. Volevano Nicolò, volevano chiudere, non è stato difficile metterci d’accordo". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 13 febbraio 2023 alle 11:00
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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