Ezequiel Schelotto, oggi al Brighton in Premier League, parla alla Gazzetta dello Sport di Atalanta-Inter, lui che di questa sfida è un doppio ex.

Nel gennaio 2013 arriva la chiamata dell’Inter.
"Impossibile dire no a uno dei club più importanti al mondo. Ci sono arrivato però in un momento molto particolare a livello personale...".

Il gol nel derby ma anche tante sofferenze.
"Sui social mi ricordano sempre la rete al Milan, una emozione incredibile. Quel gol è stata la fine di un incubo. La gente da fuori pensa che i calciatori siano dei privilegiati: bella vita, ricchi e famosi ma non è così. I soldi non contano se non sei felice. Anche noi piangiamo e soffriamo come tutti. In quel periodo avevo la testa incasinata, venivo da momenti complicati nella mia vita privata. Intorno a me c’era gente per cui ero solo un bancomat: vedevano in me chi poteva pagar loro di tutto, una scorciatoia per il lusso. Mi sono fidato delle persone sbagliate. Per fortuna poi ho incontrato Gisela... Il gol nel derby ha cancellato quel periodo buio. Mia moglie mi ha ridato gioia e serenità, è stata la svolta".

Torniamo a oggi, questa Inter può essere l’anti-Juve?
"I nerazzurri hanno tenuto testa al Barcellona e hanno un allenatore come Spalletti che ha trasmesso la sua mentalità vincente. Possono dar fastidio ai bianconeri per il primo posto".

Con Icardi sempre più decisivo.
"Mauro è micidiale in area, sta frantumando tutti i record. L’Inter deve blindarlo: sarà determinante anche con la nazionale argentina".

Spalletti ha rigenerato Joao Mario, con cui ha giocato allo Sporting.
"A Lisbona componevamo la banda di destra. Io terzino e lui esterno offensivo. Joao ha grandissimo talento: sta dimostrando di essere il campione che conoscevo. Allo Sporting mi chiedeva dell’Inter e gli raccontavo la storia nerazzurra".

VIDEO - INTER-MILAN 1-1, IL DERBY DI SCHELOTTO (2013)

Sezione: Rassegna / Data: Ven 09 novembre 2018 alle 09:12 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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