Anche se può sembrare paradossale, "Cristian Chivu s’è preso l’Inter la mattina dopo l’eliminazione con il Fluminense, con quella riunione fortemente voluta nell’hotel di Charlotte". Lo scrive oggi La Gazzetta dello Sport, ponendo l'accento sul lavoro da leader del tecnico nerazzurro che ha provato subito a cogliere il momento per compattare la squadra e lo spogliatoio all'indomani della bruciante eliminazione dal Mondiale per Club e dopo il botta e risposta pubblico tra Lautaro Martinez e Hakan Calhanoglu.

"Nel giorno più difficile, sommerso dalla delusione generale per il risultato, scosso da parole che certo non lo avevano agevolato e da freddezze in stile like social, il romeno ha unito e non diviso. Ha mixato parole ferme e rassicurazioni. Insomma, s’è fatto leader - scrive la rosea -. Si è affermato definitivamente come guida di un gruppo che dopo quattro anni inevitabilmente deve cambiare tutto, anzi ha già visto cambiare tutto: abitudini, regole, modo di lavorare, anche modo di giocare". Innegabile che l'ex difensore del Triplete si sia trovato in una situazione non semplice, ma allo stesso tempo si è mosso personalità. Forse prendendo anche esempio da altri grandi allenatori avuti in carriera, su tutti Fabio Capello e da José Mourinho.

Sezione: Rassegna / Data: Sab 05 luglio 2025 alle 10:47
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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