C'è un doppio fronte aperto a San Siro. Quello dei "paninari" e quello degli ultras, come riporta oggi il Corriere della Sera. Il primo ha visto ieri gli ambulanti, in agitazione da settimane, tornare davanti allo stadio con i furgoni mentre in via Fatebenefratelli c'era l'incontro tra i rappresentanti dei commercianti, il questore Bruno Megale e la società M-I Stadio che gestisce l'impianto. Prefettura e questura sono fiduciose sulla possibilità di arrivare a una soluzione, anche se c'è sempre l'ombra dell'inchiesta "Doppia curva" che ha scoperchiato i business criminali degli ultras, riguardanti anche parcheggi e gestione di alcuni ambulanti: alcune famiglie sono considerate vicine alla criminalità organizzata.

Più lontana la soluzione sul tifo, dopo che Inter e Milan hanno bandito nomi, ma anche vessilli, gruppi e striscioni sgraditi su indicazione della Procura. A Inter e Milan è stato consegnato un elenco di 160 nomi, metà di questi erano già daspati (una quarantina per parte): a loro è vietata la vendita degli abbonamenti in Curva. Tra questi figura Franchino Caravita, storico portavoce della Nord. La risposta è stata lo sciopero del tifo. I club, si legge, si muovono su indicazione delle autorità e i ricorsi sono già stati bocciati. Da parte delle società si sottolinea che nessuno vuole trasformare lo stadio in un teatro, ma non ci sarà "alcun arretramento sulla legalità". Si fatica però a trovare reali e affidabili interlocutori tra i tifosi.

Sezione: News / Data: Gio 21 agosto 2025 alle 15:44
Autore: FcInterNews Redazione
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