Analisi del Corriere dello Sport circa i conti dell'Inter e, più in generale, della strategia di Oaktree, finora rivelatasi vincente secondo quanto sottolinea Alessandro F. Giudice.

"La stagione appena conclusa è stata una miniera d’oro per l’Inter che chiuderà il bilancio 2024/25 con utili netti compresi tra 30 e 40 milioni. Un risultato straordinario, per almeno due motivi - si legge -. Il primo è che l’utile risente pure del costo per gli interessi sul bond (circa 40 milioni) senza i quali sarebbe ancora più cospicuo. Il secondo è che l’Inter arriva all’utile dopo una serie ininterrotta di perdite che si perde, tra le varie gestioni proprietarie, nella notte dei tempi. Un miliardo complessivo, solo nell’ultimo decennio".

Insomma, la ricetta del fondo californiano pare proprio funzionare, nonostante il clima di generale negatività che si respira attorno al club all'alba della nuova stagione. "Appena quattro anni fa, prevedere un simile risultato sembrava utopia: nel 2021 il club registrava perdite per 216 milioni, usciva da una stagione in cui aveva pagato gli stipendi a rilento, gli apporti finanziari dalla casa madre cinese si erano azzerati e l’allora presidente Zhang si era visto costretto a impegnare le azioni del club per ottenere da Oaktree un finanziamento di emergenza che gli avrebbe consentito di vivacchiare per i successivi tre anni. Sappiamo tutti come è andata a finire", ricorda Giudice. 

Anni di "vacche magre", soprattutto sul mercato, tra tagli, parametri zero e operazioni di player-trading (Onana e Lukaku su tutte). L'idea di mantenere un monte ingaggi elevato, nonostante i conti, ha generato stagioni molto positive a livello di risultati di campo, non perdendo mai il treno Champions e, anzi, rafforzando brand e appeal con percorsi eccezionali proprio nella massima competizione europea. Una competitività mantenuta con una scommessa che oggi si può dire vinta.

"Grazie a questo percorso, ha potuto realizzare incassi record – sia dai diritti tv che dal botteghino – con cui completare l’azione di risanamento - conferma Giudice -. Una scommessa non banale, con cui molti si sono fatti del male. Ma ci vuole, anche qui, una certa abilità. Ora non sarà facile replicare una stagione in cui tutti gli astri si sono allineati (finale Champions con relativi incassi, mondiale per club, stadio sempre pieno) ma il club è in una posizione assai migliore di quella in cui si trovava qualche anno fa. L’indebitamento è sceso, perché Oaktree ha scelto di rimborsare il bond da 415 milioni rifinanziandolo con un altro, di importo inferiore (350) destinando parte della liquidità generata dalla gestione alla riduzione del debito. In realtà però ciò che più conta è quella che in linguaggio tecnico si chiama posizione finanziaria netta (PFN) cioè il debito finanziario meno la cassa. Dal bilancio si vedrà a quanto ammontava la riserva di liquidità al 30 giugno scorso ma è facile supporre che il debito dell’Inter viaggi rapidamente verso l’azzeramento. Inoltre, il rifinanziamento del bond a tassi inferiori porterà un risparmio di interessi che consentirà di attutire probabili cali di ricavi. Insomma, splende il sole sui conti dell’Inter. Non era facile prevederlo qualche anno fa e certamente Oaktree potrà festeggiare la valorizzazione di una partecipazione che si è trovata addosso tra capo e collo".  

Sezione: Focus / Data: Gio 21 agosto 2025 alle 11:16 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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