La Gazzetta dello Sport oggi propone un ritratto della Curva Nord, tornata a far parlare di se in questi giorni per via dei 'buu' rivolti a Koulibaly durante Inter-Napoli (anche se in realtà questi ululati sono arrivati anche da altre parti dello stadio e, soprattutto, da una netta minoranza di tifosi nerazzurri). "Storicamente di destra. Gemellati con Lazio e Varese in Italia, Nizza e Valencia all’estero. Nemici di Napoli, Roma e Verona. Gli ultrà dell’Inter giocano da sempre un ruolo di primissimo piano nelle nostre curve - si legge -. Sono 8mila (senza considerare quelli «occasionali») e la loro casa è la Nord di San Siro. Il nucleo storico, i Boys, è stato fondato all’inizio del 1969: arrivato dopo la Fossa dei Leoni del Milan, nata nel novembre 1968, tra qualche settimana compirà il mezzo secolo di vita. Chiamati Boys San (Squadre d’azione nerazzurre) dagli Anni 70, «dividono» la Nord con Viking (fondati nel 1984), Irriducibili (1988), Ultras, Bulldog, Brianza Alcolica. Non ci sono più gli Skins, invece: questo gruppo, molto violento e vicinissimo all’estrema destra, è arrivato negli Anni 80 ma non è durato tantissimo". E meno male, aggiungiamo noi.

"Più volte chiusa per episodi di razzismo, la Nord è rimasta coinvolta negli anni in diversi fatti di cronaca - sottolinea la rosea -. Il più triste riguarda la morte di Nazzareno Filippini, il 30enne tifoso dell’Ascoli massacrato di botte all’uscita dallo stadio Del Duca il 9 ottobre 1988 da un gruppo di ultrà nerazzurri e morto dopo otto giorni di coma. Il più eclatante, in un certo modo, fu il lancio del motorino: era il 6 maggio 2001 e nei minuti finali di un Inter-Atalanta uno scooter venne gettato dal secondo anello verde di San Siro. Nessuno si fece male, il club pagò con la squalifica del Meazza per due giornate più una multa di trenta milioni. E i rapporti con gli ultrà del Napoli? Uno degli episodi caldi più recenti con i tifosi azzurri, che rappresentano il gruppo organizzato più grande d’Italia (tra Curva A e B si arriva a circa 15mila iscritti), è datato gennaio 2016: al San Paolo si giocavano i quarti di finale di Coppa Italia e ci fu un tentativo di invasione degli ultrà napoletani nella zona riservata a circa 200 interisti. Ci furono degli scontri, subito bloccati dalle forze dell’ordine, che riuscirono a ricacciare fuori dal recinto dello stadio gli azzurri. Poi, durante la partita, petardi e bombe carta vennero lanciati nello spicchio di tribuna nerazzurra. Si chiuse là, ma ora, con gli incidenti di mercoledì a San Siro, tutto può cambiare".

VIDEO - PARTITA DELLE STELLE, QUANTI RICORDI: JC E' ANCORA UN GATTO, SEGNA GABIGOL, CHE ERRORE DI ADRIANO

Sezione: Rassegna / Data: Ven 28 dicembre 2018 alle 09:36 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print