La scossa tra il Genoa e il Benevento. Almeno a sentire quello che racconta Luciano Spalletti. "E’ proprio in quei giorni che il tecnico di Certaldo si convince ad abbandonare la carota - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. A furia di carezze per tenere su un gruppo fragile e debole psicologicamente, la truppa si stava adagiando. La scossa, più del bastone, arriva con l’introduzione dei doppi allenamenti anche più di un giorno alla settimana (poi nel caso cancellati, ma solo perché i ragazzi prima avevano lavorato bene) e smettendo di fare per forza il compagnone che scherza e protegge il gruppo. Fino alla «sparata» post Napoli sulla qualità mancante con cui ha dato ai giocatori lo stimolo più grande e che li ha responsabilizzati definitivamente. Anche se occorre specificare che quel l’11 marzo – subito dopo il suo 59° compleanno e il 110° dell’Inter –, Spalletti non disse che i suoi non avevano qualità, bensì che ne avevano meno di Juve e Napoli. Dura dargli torto".

E allora ecco la ripartenza, prima lenta e poi supersonica anche grazie alla ritrovata vena di Perisic, ai gol di Icardi e alle intuizioni tattiche con Brozovic e Rafinha titolari. Uno Spalletti 2.0, come scrive la rosea. Nel mirino quella Champions che manca da troppi anni.

VIDEO - L'URUGUAY BATTE IL GALLES, VECINO SFIORA UN GRAN GOL

Sezione: Rassegna / Data: Ven 30 marzo 2018 alle 10:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
vedi letture
Print