Reportage della Gazzetta dello Sport che è andata in Toscana per ascoltare i racconti degli amici intimi di Luciano Spalletti. Quelli del gruppo WhatsApp "Le Galline del Cioni", citato in una conferenza stampa dal tecnico di Certaldo qualche mese fa.

Stefano Leporatti, detto Sigaro, è interista: "Dai tempi di Peppino Prisco. Appena avuta la bella notizia ho inviato a Lucio il filmato “Pazza Inter amala”. Con Zanetti, Ibra e tutta la squadra a cantare felici. Deve impararlo a memoria. Subito". Sigaro è da una settimana che gli invia messaggi con i nomi dei giocatori da acquistare. "Serve un regista basso. Se Lucio ha i soldi deve comprare Fernardinho. Altrimenti gli ho suggerito Torreira della Samp. E se deve arrangiarsi provi a rilanciare Kondogbia. Non è male. Lo sa cosa ha scritto su WhatsApp dopo il suo viaggio in Cina? Che in Cina ci sono tanti cinesi. È proprio un bischeraccio".

Bruno Manetti, un altro della banda Spalletti, racconta un siparietto. "Rummenigge durante il pranzo gli chiede perché Totti ha giocato poco. Lucio gli spiega che certe scelte sono figlie di una somma di valutazioni: qualità tecniche, esperienza, parametri fisici. Beh, questi ultimi non erano ottimali. A quel punto interviene Ancelotti osservando che gli era successo lo stesso ai tempi del Real. Dai parametri risultava che Casillas correva più veloce di Cristiano Ronaldo. E CR7 disse a Carletto: “Il problema non è mio ma del Real che ha un portiere che corre troppo”. Lucio per poco non finisce sotto il tavolo per le risate". 

"Lo sa - racconta Michele Scotti, un altro del gruppo - che Lucio mi trovò i biglietti per la finale di Champions di Madrid? Quella del Triplete. Allenava lo Zenit e non so come sia riuscito in questa impresa. Ma non mi ha mai voluto in tribuna per Roma-Inter. Diceva che gufavo. Al telefono gli ripeto ogni giorno la stessa frase: “Fatti comprare tre giocatori veri”. E intanto gli ricordo attraverso la Gazzetta che mi deve portare la maglia di Candreva. E tutto quello che trova colorato di nerazzurro. Aspetto anche un selfie con i giocatori dell’Inter. E un autografo di Icardi. Se l’argentino si consegna anima e cuore nelle mani di Lucio vince il Pallone d’Oro nel giro di tre anni".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 13 giugno 2017 alle 11:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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