Il vivaio nerazzurro continua a sfornare talenti e oggi la Gazzetta dello Sport concede parecchio spazio alle nuove leve dell'Inter che hanno iniziato benissimo anche questa stagione. Eclatanti gli ultimi risultati: 2-0 a Barcellona e 5-1 alla Juventus. La stella più lucente è quella di Sebastiano Esposito, ma non è l'unica. "Esposito ha giocato a singhiozzo, se liberato da Conte, e allora il testimone di osservato speciale è passato a Gaetano Oristanio, anche lui campano, classe 2002, mancino e spinto da un’insana passione per il dribbling e la giocata - si legge -. Nato come classico 10, strappato tre estati fa alla concorrenza di Juve e Fiorentina, in questo inizio di stagione da punta è diventato concreto: la punizione gioiello con cui ha segnato al Barça ha fatto il giro del web. Con lui gioca spesso Edoardo Vergani, centravanti più classico che in estate ha vissuto una settimana di notorietà di mercato (finito nella trattativa per Dzeko). Con la Juve non c’erano entrambi, e allora è tornato alla ribalta Samuele Mulattieri: nel 2018 per battere la Juve fu pagato 1,2 milioni allo Spezia. L’anno scorso ha faticato da esterno, in autunno si è presentato con qualche chilo e centimetro in più che lo rendono un centravanti dalle movenze “inzaghesche”. Completa il reparto, non necessariamente da comparsa, anzi, Matias Fonseca, secondogenito di Daniel, ex attaccante di Cagliari e Juve (fra le altre). Nato nel 2001 a Napoli, azzurro e non “celeste” nelle nazionali giovanili, Matias ha fiuto del gol, “garra” e corsa. Non sono gli unici “geni” nobili della squadra, visto che in porta si alternano Pozzer e Filip Stankovic, figlio di Dejan, reattivo e spettacolare numero 1 campione d’Italia con l’Under 17". Questo per quanto riguarda l'attacco. Ma i giovani virgulti di Madonna che ben promettono sono diversi: da Ntube a Pirola, da Kinkoué ad Agoumé, passando per Persyn, Giannelli, Burgio, Colombini, il capitano Schirò, Squizzato e Gnonto.

Sezione: Rassegna / Data: Mer 09 ottobre 2019 alle 09:31 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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