"Conte è un plusvalore, lo racconta la sua carriera. È il top-player che l’Inter ha deciso di mettere in panchina – in attesa di capire se realmente potrà permettersene uno in campo –, nella convinzione che c’è una buona dote di punti che il tecnico porta con sé a prescindere". Lo scrive oggi la Gazzetta dello Sport, assicurando la dote che il tecnico si porta dietro ogni volta. Un allenatore capace di accrescere il valore della rosa e farla rendere al di là dei propri (presunti) limiti. È già successo a Bari (25 punti in più rispetto alla stagione precedente), a Siena (46), alla Juventus (26), in Nazionale e col Chelsea (43). Unico flop a Bergamo nel 2009-10. Tutto calcolato, 140 punti di "dote" rispetto all'anno precedente al suo arrivo

"Si dirà: merito anche del mercato. Vero, ma è un valore aggiunto saper indicare e riuscire a ottenere dal club gli acquisti giusti - sottolinea la rosea -. La Juventus di Beppe Marotta nell’estate 2011 gli consegnò - tra gli altri - Pirlo, Lichtsteiner, Vidal e Vucinic. Il Chelsea nel 2016, come regalo di benvenuto, gli diede in serie David Luiz, Batshuayi, Marcos Alonso e un certo Kanté, «il giocatore più forte che ho allenato a Londra» per dirla con le parole dello stesso Conte di due giorni fa nell’intervista alla Bbc. Ora sta a Marotta e Ausilio consegnare un’auto comoda, veloce e affidabile al tecnico, con operazioni di mercato che lo aiutino a costruire un’Inter a sua immagine".

VIDEO - GABIGOL BATTE ANCHE IL VAR: DOPPIETTA E SUCCESSO DEL FLAMENGO

Sezione: Rassegna / Data: Dom 02 giugno 2019 alle 09:20 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print