Elenoire Casalegno racconta a Sport Week la sua passione per i colori nerazzurri. "Prima del derby, fino all'ultimo momento prima di entrare allo stadio, non saluto mai un milanista. Nemmeno il papà di mia figlia (Dj Ringo) che notoriamente è uno sfegatato rossonero", dice raccontando di essere rimasta incantata "da una straordinaria rovesciata di Rummenigge".

Ricordi del derby? "Ne ho tanti. Non solo quello della rovesciata di Rummenigge che finì 2-2. Nel '98 con Ronaldo vincemmo 3-0. Bellissimo. Nel 2009 vincemmo con Mourinho, un bel 4-0, che goduria. E che dire di quello del 2017 con tripletta di Icardi! Un 3-2 meraviglioso. I miei miti? I tedeschi. Poi Zenga, Matteoli. I miti di oggi? Barella e Bastoni. Zanetti? Per me resta il capitano. L'ultima vera bandiera dell'Inter. Qualcosa di incredibile. Ho spesso partecipato agli eventi benefici della sua Fondazione Pupi. Conosco bene Paula, la moglie. Credo sia giusto che se hai avuto la fortuna di aver ricevuto tanto, poi in qualche modo devi restituire. Ma lui lo fa davvero". Infine Moratti: "Per me lui è il nostro presidente. Uno di noi. Appassionato e passionale"

La Casalegno racconta di essere andata in Curva per diversi anni. "Ero una ragazza, giovane, interista. Nella Nord ho portato anche Ringo. Cosa non si fa per amore... Lo convinsi. Accettò. Lui si bardò, anzi si coprì in qualunque modo per non farsi riconoscere. Ma dopo dieci minuti lo chiamò al telefono il suo amico Paolo Maldini. Non me l'ha mai perdonata".

Da poco, è tornata allo stadio. "Con grande piacere, ho assistito al trionfo in Supercoppa, ma ho visto anche le partite con Empoli e Atalanta. Inzaghi? L'ho conosciuto da calciatore lavorando in televisione. Ora allena la mia squadra del cuore. Ha preso l'Inter in un momento particolarmente difficile, in una piazza complessa. Sta facendo un buon lavoro".
Sezione: Rassegna / Data: Sab 05 febbraio 2022 alle 16:55
Autore: Redazione FcInterNews
vedi letture
Print