Problema difesa in casa Inter. È ancora il Corriere dello Sport a parlarne, con una mezza ammissione: "Sembra paradossale parlare così di una formazione che ha la miglior retroguardia del torneo con appena 17 reti al passivo, ma la tendenza nelle ultime 7 gare, chiuse in 5 occasioni con almeno un gol subito, non è incoraggiante. Qualcosa da sistemare c’è e l’inizio della stagione, quando il pacchetto arretrato nerazzurro era un vero bunker, adesso sembra assai lontano", si legge.  
 
"Per quel che riguarda i clean sheet, Spalletti nelle due stagioni sulla panchina nerazzurra ha fatto meglio rispetto a Conte a questo punto della stagione - sottolinea il Corsport -. Come punti conquistati l’ex ct non teme assolutamente il confronto con il suo predecessore (+7 rispetto a 12 mesi fa, +5 rispetto a 24 mesi fa), ma quanto a gare con la porta inviolata Lucio ne aveva totalizzate 9 nel 2017-18 e addirittura 11 nel 2018-19. Per trovare meno partite (5 in quel caso) con la porta “chiusa” dopo la prima del girone di ritorno, bisogna tornare indietro al 2016-17, quando in panchina si erano già alternati Mancini (durante il ritiro estivo), De Boer e Pioli. Un altro dato che fa riflettere: nel suo primo anno alla Juventus, dopo 20 giornate Conte aveva ottenuto 10 clean sheet, mentre alla prima esperienza alla guida del Chelsea, dopo lo stesso numero di sfide, erano addirittura 11. E a differenza di quanto sta succedendo adesso, dopo una partenza caratterizzata da qualche gol subito di troppo, le due formazioni erano cresciute e avevano acquisito maggiore impermeabilità. Adesso, invece, sta succedendo il contrario".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 21 gennaio 2020 alle 09:33 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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