Lunga intervista del Corriere dello Sport a Fabio Capello, che ha detto la sua su vari temi relativi alla Serie A, a partire dalle ultime di mercato.

Capello, adesso che la Juventus ha preso Vlahovic che succede al campionato?
«Succede che una delle quattro squadre in zona Champions ne uscirà e la Juve prenderà il suo posto. Vlahovic secondo me è il giocatore più interessante che si potesse trovare in questo momento. Ha dimostrato di avere tecnica e pesonalità, di saper segnare, di essere completo. Non è uno che sta lì ad aspettare il pallone. Forza, non ci metteremo adesso a elencare le qualità di Vlahovic. Lui fa e farà la differenza».

Suona strano che un club prima invoca la Superlega altrimenti è la rovina e poi tira fuori settanta milioni per prendere il giocatore che rompe gli equilibri.
«Non è tanto strano. La Juve deve andare in Champions League. Il sacrificio che hanno fatto adesso serve per qualificarsi. Una volta in Champions, hanno ragionato, le cose si aggiustano».Grazie a Vlahovic la Juventus può anche rientrare in corsa per lo scudetto?
«No, il distacco è eccessivo e l’Inter è troppo forte. Secondo me l’unica squadra ancora in grado di competere per il titolo è il Napoli. Se tiene alta la tensione e continua a tenere il ritmo senza buttare via altri punti».

La Juve dunque ha fatto la sua mossa. Come dovrebbero rispondere le altre società di vertice?
«L’Inter ha già una rosa solida, strutturata. In società ci sono persone che capiscono di calcio e di mercato. Sanno quali siano le necessità, hanno chiaro lo scopo, cioè mantenersi ad alto livello, e mi pare si stiano muovendo di conseguenza: Gosens, Caicedo. Io penso che l’Inter possa portare avanti almeno un miniciclo di vittorie senza particolari problemi. Centrocampo e difesa sono a posto, in avanti forse ci sono margini di miglioramento».




Quante chance ha il Napoli di sorprendere l’Inter?
«Dipende più dall’Inter che dal Napoli. Spalletti può solo crescere, una volta recuperati i giocatori della Coppa d’Africa. Osimhen è determinante per i suoi strappi e la fisicità che porta in area. Finora il Napoli non è stato molto fortunato».

Sembra che Simone Inzaghi all’Inter abbia avute idee chiarissime da subito.
«Non mi meraviglia. Allenare per tanti anni la Lazio non è una sciocchezza. Le qualità di Inzaghi erano evidenti da un pezzo. Sa dare un gioco alle sue squadre. Lo abbiamo detto e ridetto: alla base del mestiere c’è la comprensione delle caratteristiche dei calciatori. All’Inter hanno preso attaccanti giusti per l’impostazione che l’allenatore aveva in mente. A centrocampo e in difesa non c’è stato bisogno di rinnovare nulla. Il capolavoro forse è stato portare Perisic a livelli che non aveva mai toccato».

Sezione: Rassegna / Data: Gio 27 gennaio 2022 alle 12:44
Autore: Alessandro Cavasinni
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