"Il campionato italiano è diventato più interessante rispetto al passato perché ci sono tre squadre in lotta per il titolo - ha detto Fabio Capello al Corriere dello Sport -. Mi sorprende la Juventus che ha 10 punti in meno dell’anno scorso nonostante abbia la miglior squadra e i migliori giocatori. Il problema dei bianconeri è stato il loro rendimento e così i rivali sono più vicini. Ho lavorato alla Juve e conoscendo quella società, posso assicurarvi che l’appagamento lì non esiste: a Torino è normale vincere e poi ripartire la stagione successiva con lo stesso obiettivo. Evidentemente i giocatori non stanno interpretando quello che l’allenatore chiede, ma il livello di qualità della rosa è talmente alto che i risultati finora sono arrivati comunque. La concorrenza comunque è cresciuta: l’Inter è lì vicino anche se ha momenti in cui un po' cala, come dice Conte; la Lazio è la vera sorpresa del campionato perché si pensava potesse far bene, ma non così bene. Evidentemente Inzaghi è stato bravo a creare un’unità d’intenti pazzesca che spinge coloro che vanno in panchina a dare tutto e a non fare polemiche. Merito anche del presidente Lotito che capisce di calcio e di Tare, il miglior direttore sportivo d'Italia. Chi vincerà? Difficile fare pronostici: mi aspetto che tutto sia deciso all’ultima giornata". 

 
Sul challenge Var. "È da pazzi, una follia, e sono assolutamente contrario. Un allenatore ha già troppe cose a cui pensare. Volete aggiungerne un'altra? Il Var è importante e usandolo bene tanti errori degli arbitri possono essere corretti. Io piuttosto metterei un ex giocatore davanti al video perché sa come sono i contatti e può aiutare il direttore di gara, che certe cose non può capirle. Peccato che gli arbitri siano una classe compatta che rifiutino questa idea. Il razzismo? Chi va allo stadio per fare buu e certi cori va punito e tenuto fuori a vita, non per 2-3-4 anni. Bisogna anche fermare le partite e la Fifa e la Uefa in questo senso devono fare di più per risolvere il problema". 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 18 febbraio 2020 alle 10:16 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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