JULIO CESAR 7,5 – Assente in Serie A dal 29 ottobre 2010, il numero 1 nerazzurro non disputava un incontro ufficiale dalla finale del Mondiale contro il Mazembe dello scorso 18 dicembre. Incolpevole sulla rete di Miccoli, viene bruciato sul suo palo in occasione dello 0-2. Chi non nota che adesso a difesa della porta interista c’è uno dei più forti portieri al mondo si ricrede nella ripresa, quando al 60’ il brasiliano compie una prodezza su un quasi autogol di Zanetti e tre minuti dopo para il penalty calciato da Pastore. Incredibile la respinta all’88’ su un tiro di Balzaretti deviato da Maicon.
MAICON 7,5 – Spinge forte sin dall’inizio, segno di una ritrovata condizione atletica, e ci prova già al 3’ con un esterno che non trova di poco né la porta avversaria né la deviazione di Cambiasso. L’Inter si affida quasi esclusivamente al treno brasiliano per cercare di bucare la difesa rosanero. Lui risponde sfornando cross su cross che però non trovano la finalizzazione delle punte. Sbaglia in fase difensiva quando viene ingannato dalla finta di Nocerino, che lo la lascia sul posto e sigla il clamoroso raddoppio. Non molla nella ripresa e sino al 90’ macina la fascia destra. Suo il pallone calciato per il pareggio del Pazzo.
RANOCCHIA 6,5 – Per la prima volta titolare in campionato, in partnership con Lucio si lascia scappare Miccoli nell’azione dello 0-1. Nel secondo tempo fa rabbrividire San Siro quando fa i calcoli sbagliati e per poco di petto non mette nella propria porta il pallone che fortunatamente finisce solo in corner, unica macchia di una buona ripresa.
LUCIO 6,5 – Così come l’ex genoano, è l’assente ingiustificato in occasione dello 0-1. Guida la retroguardia difensiva ed è sempre pericoloso sui corner. In seguito allo svantaggio salta il filtro del centrocampo interista e i due centrali di difesa devono chiudere le numerose falle.
SANTON 4 – Nell’Inter dei rientri c’è spazio anche per il bambino, schierato al posto dello squalificato Chivu. Si fa beffare ingenuamente in occasione del gol, errore che consente a Cassani di fornire a Miccoli l’assist per il facile vantaggio rosanero. Tanta spinta in avanti alla ricerca del riscatto ma l’azione dello 0-2 parte sempre da un pallone proveniente dalla sua corsia che Julio Cesar è costretto a smanacciare sui piedi di Nocerino. Sempre su quella fascia, Pastore elude la sua marcatura in chiusura di primo tempo, ma a tu per tu con JC trova solo il palo. DAL 45’ KHARJA 6,5 – Tanti buoni segnali da parte della new entry marocchina, è la presenza a centrocampo che è mancata nei primi 45’. Recupera e si propone con tanta personalità ed è suo il pallone regalato a Pazzini per l’1-2.
ZANETTI 7– E’ la pila sempre carica del centrocampo nerazzurro. In tandem con Maicon prova spesso a sfondare sulla destra. Nonostante le numerose palle gol della squadra, non si lascia abbattere dalla sfortuna e suona la carica per la rimonta nerazzurra.
CAMBIASSO 7– Solita quantità e qualità per il Cuchu argentino. Con Coutinho che soffre la lunga assenza e la fisicità dei giocatori del Palermo, è il vero playmaker nonché punta aggiunta dell’undici di Leonardo. Sempre importante in interdizione, si catapulta spesso in area di rigore avversaria per cercare di sfruttare le palle messe al centro da Maicon ed Eto’o. Esce per un problemino muscolare. DALL’80’ OBI s.v.
THIAGO MOTTA 6 – Si limita al solito compito da interditore in mezzo al campo, quando si porta in avanti prova il siluro da fuori, costringendo alla respinta Sirigu al 40’. A volte troppo statico per contenere la velocità dei centrocampisti del Palermo, commette l’ingenuità di farsi soffiare palla da Kasami e atterrarlo in area di rigore.
COUTINHO 4,5 – Anche lui al rientro in campo, non entra mai in partita e costringe i centrocampisti a dare supporto alle punte. Si sveglia alla mezzora quando al 28' manca il tap-in vincente in seguito ad un’insistita azione di Zanetti e ci riprova 2 minuti dopo, il resto è buio. DAL 45’ PAZZINI 8 – Ci mette undici minuti per farsi amare dal popolo nerazzurro quando, al secondo pallone toccato, stoppa in area servito da Kharja e in girata trafigge con un rasoterra angolato la porta rosanero, marchio di fabbrica dell’ex blucerchiato, che decide di mostrare a San Siro un altro pezzo di repertorio: incornata vincente sulla punizione di Maicon per il pareggio interista. Come se non bastasse, guadagna il penalty di una rimonta che porta indubbiamente la sua firma.
ETO'O 7,5 – Cerca di scatenarsi come al solito partendo largo dalla sinistra. Finte e numeri, ma i suoi palloni messi in mezzo non vengono mai finalizzati da Milito. Incontenibile anche nella ripresa, si trova molto più a suo agio con Pazzini ed è una costante spina nel fianco della difesa rosanero. Letale nel penalty del definitivo 3-2.
MILITO 6 – Al ritorno in campo dopo il risentimento muscolare subìto contro il Cesena, corre e s’impegna anche se nel primo tempo è una presenza quasi inconsistente nell’attacco nerazzuro. Al 38’e al 55’ sfiora la rete, ma sia la sfortuna che i guanti di Sirigu negano la gioia del gol al Principe. Ha l’alibi di una condizione chiaramente non al top.
ALLENATORE: LEONARDO 6,5 – Il Palermo è la sua sua bestia nera, contro cui ha perso in entrambe le occasioni sulla panchina del Milan durante la scorsa stagione. Si affida incomprensibilmente dal 1’ ad uno spaesato Coutinho – scelta obbligata invece quella di Julio Cesar -, handicap nerazzurro per tutto il primo tempo. Dopo lo svantaggio subìto chiede e ottiene una squadra più alta, che pressa e avvolge il Palermo ma che non riesce a trovare il bandalo della matassa. Si corregge nella ripresa facendo uscire il giovane brasiliano e un disastroso Santon, e inserendo Kharja e Pazzini, cambi azzeccatissimi quanto inevitabili. Lascia il tridente sino all’ultimo, anche a causa del forfait di Cambiasso, porta a casa i 3 punti in rimonta, ma quanta sofferenza...
PALERMO – Sirigu 6,5; Cassani 6,5, Munoz 6, Bovo 5,5, Balzaretti 6,5; Migliaccio 6,5, Bacinovic 6,5, Nocerino7; Ilicic 5,5, Pastore 6; Miccoli 6,5 (62’ Kasami 5). Allenatore: Rossi 6.
ARBITRO: RIZZOLI 6,5 – Non arbitra il Palermo dal match di Bari (1-1), direzione di gara che aveva suscitato le polemiche dall’ambiente rosanero. Vede bene in occasione dei due rigori, ma restano i dubbi su un tocco con la mano di Thiago Motta in area nerazzurra. Resto della partita diretto con autorità.
ASSISTENTI: GRILLI – ROSI 6
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