Nella sua biografia 'Il meglio deve ancora venire', Walter Mazzarri dedica alcune pagine al suo collega Antonio Conte, allenatore della Juventus. Con alcune frasi abbastanza pesanti nei confronti del tecnico bianconero. Nell'estratto pubblicato dal quotidiano La Stampa si legge: "Il mio rapporto con lui? Si è molto favoleggiato su questo aspetto. Quando arrivò alla Juve cambiò sistema e lo feci notare: non tutti capirono che si trattava di un complimento".

A far precipitare tutto, la partita di Pechino tra Juventus e Napoli valida per la Supercoppa Italiana: "Abbiamo perso ai tempi supplementari, 4-2 per loro, ma non digerirò mai i modi in cui è maturata quella sconfitta. La partita è finita undici contro nove e ovviamente i nove eravamo noi, dopo le ingiuste espulsioni di Pandev e Zuniga... Eravamo talmente furibondi che non ci siamo presentati alla premiazione... Un giocatore della Juventus protestava con un guardalinee? Non accadeva nulla. Ha protestato Pandev? Cartellino rosso. Ancora oggi penso che il Napoli non abbia perso quella Supercoppa, mi sarebbe piaciuto rigiocare la finale ad armi pari. Si poteva soccombere ma non in quel modo. La disparità di valutazione è stata clamorosa, da lì è nata la scelta, ponderata, di disertare la premiazione. Si era appena toccato il fondo e volevamo che il mondo se ne accorgesse. In quei momenti ho anche pensato di non allenare più".

Il rapporto con Conte era nato però positivamente, ma sempre in Cina la situazione si complicò: "Quando dicevo che affrontando noi aveva cambiato il sistema di gioco in cui credeva, intendevo dire che sa adattarsi a tutte le situazioni, un elogio che invece i suoi secondi – molto nervosi a Pechino, mentre Conte scontava la sua squalifica – hanno preso male. Io la parola copiato, che li ha irritati così tanto, non l’ho mai pronunciata. Sempre in Cina, a finale archiviata, lo staff tecnico della Juventus voleva far passare il proprio come un successo meritato, ma vorrei ribadire ancora una volta che si vince meritatamente solo undici contro undici. Anche da Conte sono arrivate dichiarazioni ingiuste e inopportune, ma mi è sempre rimasto il dubbio che fossero farina di un sacco altrui, magari di quello del suo ufficio stampa alla ricerca dell’ennesima polemica. Conte è migliore di certe sue parole del passato"

 

Sezione: News / Data: Mer 29 gennaio 2014 alle 13:11
Autore: Christian Liotta
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