Una mostra fotografica e documentaria su Armando Picchi, il mitico Capitano della “Grande Inter” degli Anni Sessanta, tre volte Campione d’Italia, due d’Europa e due volte Campione del Mondo. La curatrice e l’organizzatore (dottoressa Serenella Calderara e Pierluigi Arcidiacono) l’avevano già proposta nella primavera 2011 (in occasione dei quarant’anni dalla scomparsa del giocatore) prima al Museo San Siro, poi, a Villa Fabbricotti a Livorno, città natale di Armandino. Era giunto puntuale il patrocinio del F.C. Internazionale Milano. Ai dirigenti della Biblioteca Comunale Centrale di Milano, che i milanesi chiamano “la Sormani”, l’evento non era passato inosservato e, specialmente, non erano rimasti indifferenti ai contenuti. Sarebbe, infatti, un errore considerare solo una mostra sullo sport e sul Calcio quanto proposto su Armando Picchi dalla dottoressa Calderara e da Arcidiacono. A emergere è prevalentemente l’uomo: è così nei vari libri dedicati a Picchi, tra i quali “Capitano, mio Capitano” di Nando dalla Chiesa (vincitore del Premio Bancarella Sport nel 2000); è così nel documentario del regista Massimo Ferrari; è così in questa mostra “Armando Picchi, libero davvero” dove le sole fotografie sarebbero sufficienti a raccontare la storia, la passione, l’umanità  e la spiritualità di Armando Picchi. 

Così, erano nate anche due opere, un libro scritto proprio da Pierluigi Arcidiacono: “Armando Picchi – Un nome già scritto Lassù”, piaciuto molto alla famiglia e ricco di oltre 150 fotografie messe a disposizione dall’archivio dell’Inter e dai figli di Picchi; un documentario-film, stimolato da una giornalista livornese del quotidiano “Il Tirreno” (Maria Antonietta Schiavina, amica di Paola, nipote prediletta di Armando Picchi) e realizzato dal regista Massimo Ferrari: “Armando Picchi – Diario di Bordo del Capitano” (che sarà proiettato il giorno dell’inaugurazione). 

Alla mostra “Armando Picchi, libero davvero” ci sarà come ospite particolare la Coppa dei Campioni vinta nel 1964 dai nerazzurri (che quest’anno ha festeggiato il proprio cinquantenario) e sollevata a Vienna da Capitan Picchi, la prima conquistata dall’Inter. Ci sarà la Coppa Intercontinentale, vinta sempre nel 1964. Ci saranno le fotografie e i documenti personali dell’atleta; il busto messo a disposizione dal Museo San Siro e le maglie delle Finali (europea e mondiale) vinte nel 1964 e messe a disposizione dalla SMS di Milano (Servizi Museali e Sportivi). Ma ci sarà, soprattutto e solo per l’occasione un profondo arricchimento culturale fornito dalla Biblioteca “Sormani” che ha messo a disposizione i giornali dell’epoca. L’inaugurazione della mostra è aperta al pubblico e si svolgerà giovedì 12 Giugno alle ore 19.00. La mostra rimarrà aperta per tutto il periodo dei Mondiali di Calcio che si giocheranno in Brasile, e oltre, sino al 22 Luglio. L’orario di visita è dalle 9.00 alle 19.30 (dal lunedì al sabato). Ingresso libero.

Presso la mostra sarà possibile acquistare il libro “Armando Picchi – Un nome già scritto Lassù” (per l’occasione con lo sconto del 20%), volume che si presenta (almeno per quanto riguarda la documentazione fotografica) come un vero e proprio catalogo.

Sezione: News / Data: Sab 07 giugno 2014 alle 01:30
Autore: Redazione FcInterNews / Twitter: @FcInterNewsIt
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