Alfredo Trentalange, nuovo presidente dell'Aia, è stato intervistato dal quotidiano Avvenire. Dove ha parlato non solo del suo trascorso arbitrale ma anche degli impegni legati al presente, come ad esempio il progetto di mandare gli arbitri in televisione ed avere rapporti diretti con i media. I primi passi, però, hanno lasciato un po' d'amaro in bocca: "Nella prima domenica abbiamo mandato in studio Daniele Orsato a '90° Minuto', ma se i 'leoni da tastiera' si accaniscono su episodi di una partita che aveva diretto tre anni primi, come gli hanno “rinfacciato”, allora ha poco senso la nostra presenza in tv... Ma ho fiducia, siamo solo all’inizio di un nuovo corso", ha affermato. 

Trentalange scongiura anche il rischio di annullamento dell'occhio umano da parte della tecnologia: "Questo non accadrà. C’è bisogno di sperimentare ancora e arrivare alla giusta sintesi. La tecnologia è uno strumento che serve a migliorare anche l’etica sportiva. Ai nostri giovani arbitri insegniamo che applicare la giustizia nelle decisioni porta alla pace. Il Var ha una sua peculiarità. Come può sentirsi un arbitro che sbaglia e con il suo errore condiziona il risultato di una partita e a volte l’esito di un campionato? Correggere la valutazione in tempo reale permette di creare le condizioni per il mantenimento di un’armonia generale di tutto il sistema calcio".

Sezione: News / Data: Ven 16 aprile 2021 alle 22:28
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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