Dalle colonne del Corriere della Sera, Mario Sconcerti analizza così la situazione dell'Inter, soprattutto in relazione alla questione panchina.

"Moratti è stato bravo nella sua coerenza, ma la coerenza diventa un limite quando certifica un errore. Ormai se ne sta rendendo conto. Stramaccioni non è riuscito a costruire una squadra, non ha trovato un modulo di gioco, non ha saputo arginare la marea quando sono arrivati gli infortuni, non ha valorizzato un solo giocatore, non ha trovato con gli argentini un rapporto fertile, ha saputo solo affondare sempre un po’ di più, quasi pago di avere una buona giustificazione. Stramaccioni ha del talento, sa valutare in fretta i giocatori senza sbagliare troppo. È un’attitudine che si prende, se si è bravi, lavorando nei vivai. Ma è stato travolto dall’importanza dell’Inter, un’importanza che peraltro gli dava pochi riscontri sul campo. Mazzarri è un tecnico che non ha mai sbagliato una stagione. È un contadino di mare duro e vittimista, ma vede il calcio come pochi. L’errore sarebbe pensare che basti. Prima di tutto servono i giocatori. L’Inter si è impoverita molto proprio patrimonialmente, non ha più di due-tre uomini da mercato. Rafforzarsi costerà moltissimo. Avrà ancora voglia di pagare Moratti? Questo è il vero dubbio, un’esigenza che riavvicina l’Inter al Milan. Sono due squadre impoverite, molto ben disposte a sopravvalutare quel che hanno per continuare a risparmiare. È la Milano del meno 52".

Sezione: News / Data: Mar 21 maggio 2013 alle 14:17 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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