"Per chi ha già giocato Mondiali ed Europei alla ripresa ci sarà un piccolo vantaggio: chi viene convocato finisce il campionato, poi dopo 7-10 giorni e magari nemmeno quelli riparte per la nazionale e va in ritiro, che dura 50 giorni se si va lontano. Chi ha calciatori abituati a questi ritmi forse dal punto di vista mentale starà meglio". Lo dice Gianluca Zambrotta alla Gazzetta dello Sport parlando della probabile ripartenza del campionato. "Il calendario della ripresa è fittissimo. Sarà difficile fare una programmazione: nella mia esperienza prima da giocatore e poi da allenatore so che servono come minimo 4 settimane per tornare al livello ottimo di preparazione: bisogna lavorare con gradualità, gestire bene il recupero è fondamentale. I giocatori devono prendere in modo serio la situazione, essere disciplinati e seguire tutte le regole che verranno date per tenere la salute sotto controllo. È passato tanto tempo dallo stop: la voglia di riprendere a mille è tanta, c’è grande entusiasmo. Anche a livello mentale questo è un bene. Uno degli aspetti negativi potrà essere non avere gli stadi pieni. Il tifo ti genera sensazioni positive, non potere avere il pubblico può portare a non dare le stesse cose in campo".

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Sezione: News / Data: Sab 23 maggio 2020 alle 03:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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