L’Inter espugna Marassi con una prova di forza e maturità. I nerazzurri capiscono i momenti della partita e si adattano, prima in abito serale per il Gran Galà, poi con l’armatura per scendere in trincea e difendere a tutti i costi un risultato prezioso, che la lanciano in testa alla classifica.

Chivu fa riposare Thuram e Mkhitaryan dopo le fatiche di Champions e propone Pio Esposito e Sucic. Il numero 94 funge da terminale offensivo tenendo impegnati e molto bassi i due centrali del Genoa. Così si libera spazio sulla trequarti per Lautaro che si abbassa a legare il gioco, agendo da sottopunta. L’Inter propone un vero e proprio 3-5-1-1. Il Genoa prepara la partita per bloccate la catena sinistra nerazzurra, con a turno uno tra Vitinha e Colombo, i due attaccanti scelti da De Rossi, che vanno forte in pressione su Bastoni, il regista difensivo nerazzurro, per impedirgli di effettuare passaggi illuminanti con il mancino o prendere campo. Zielinski da regista viene francobollato da Frendrup, ma riesce abbassandosi insieme a Barella sulla linea difensiva e poi alzandosi improvvisamente tra le linee, a proporsi con continuità in fase offensiva.

Dei tre centrocampisti nerazzurri è Sucic quello che si deve alzare prima in fase di possesso per andare a infoltire la trequarti e dare un appoggio a Lautaro che scende. Barella si abbassa e prende il posto di Bisseck sul centrodestra per impostare, mentre il tedesco è molto aggressivo e propositivo e sovrappone spesso a Luis Enrique. Dall’altra parte Norton Cuffy deve badare di più a non far prendere metri a Carlos Augusto piuttosto che a spingere. Così, forse per la prima volta in stagione, è il fianco destro nerazzurro quello dove transitano più palloni e si produce più gioco. L’Inter riparte bene in transizione e la qualità del palleggio è molto alta. La manovra nerazzurra è avvolgente da sinistra a destra e viceversa sulla trequarti in cerca del pertugio giusto. L’attacco della profondità viene dato soprattutto da Luis Enrique e Pio Esposito. Il Genoa si scuote dopo un tempo di sofferenza e comincia a essere aggressivo soprattutto con Norton-Cuffy sulla destra, Malinovskyi sulla trequarti e Vitinha sul centro sinistra. Al 9 piace defilarsi e partire da quella zona, creando qualche problema in marcatura a Bisseck. Chivu capisce il pericolo e scambia Akanji con il 31. Nel finale l’Inter soffre ma vuole a tutti i costi portare a casa i tre punti. Chivu disegna un 5-4-1 con Thuram unica punta, Diouf largo a destra e una linea difensiva infoltita da De Vrij e Carlos abbassato.

Con questo fortino i nerazzurri non concedono più nulla e portano a casa una vittoria meritata.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 15 dicembre 2025 alle 13:35
Autore: Riccardo Despali / Twitter: @RiccardoDespali
vedi letture
Print