Il giorno dopo è anche più piacevole ripercorrere l'andamento del derby di sabato scorso. Per Massimo Moratti si tratta di una soddisfazione particolare, alimentata dalla rivalità sulle sponde del Naviglio. Il presidente ha ancora parole d'elogio per la sua creatura: "La partita mi ha lasciato un bellissimo ricordo. Tutti sono stati bravissimi per il calcio che hanno messo in mostra, ma anche per l’abilità di saper contenere il risultato nel secon­do tempo, quando abbiamo giocato per risparmiarci e per non infierire sull’av­versario. E' stato un atteggiamento da bella squadra. Penso che avremmo potuto continuare a segnare, ben oltre il 6-0 che abbiamo incassato nel 2001, ma ho gradito il fatto che ci siamo frenati. Eravamo tal­mente in possesso dell'incontro da non dover neppure esagerare, da non dover dimostrare niente di più".

Grandi porotaginisti i due attaccanti, Milito ed Eto'o, e c'è già chi li paragona alla coppia Ronaldo-Vieri: "Il problema è che loro insieme hanno giocato ben poco, solo un tempo a Brescia - dice sorridendo Moratti -. Milito ed Eto'o si integrano bene. L'argentino è un professionista eccezionale e ha grande fiuto del gol. Poi c'è Eto'o, che quando gioca dà la sensazione di poter fare qualsiasi cosa. Non dimentichiamoci Sneijder, mi ha sorpreso la sua prestazione perché non credevo che all'esordio potesse fare così bene. Con una prova così non  posso avere rammarichi per averlo acquistato". Tra i marcatori contro il Milan c'è anche Maicon, e il patron svela che il Real Madrid si era fatto avanti concretamente per averlo: "Un'offerta per il brasiliano c'è stata ed è stata importante. Abbiamo resistito perché con la partenza di Ibrahimovic ci sembrava di aver già perso un elemento importante".

Il derby ha cancellato le critiche dopo il pareggio interno contro il Bari: "Non ne ho viste poi così tante, era tutto nella normalità dopo una partita in cui qualcosa non ha funzionato. Ma questo gruppo rimane forte e Mourinho lavora in modo incredibile, con i buoni risultati che diventano una conseguenza naturale. Non era facile cambiare modulo e gioco offensivo, ma dopo i primi 15 minuti nel derby abbiamo dato spettacolo. Poi c'è la Champions, possiamo fare molto bene, ma non limitarci a dirlo. Il derby, a livello psicologico, è servito a capire che siamo davvero forti".

Sezione: News / Data: Lun 31 agosto 2009 alle 09:24 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Fabio Costantino
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