Adesso è scontro tra la Uefa e alcuni top club europei per la questione della riforma della Champions League. Come noto, la decisione proposta del nuovo format che dovrebbe andare a regime dal 2024 è slittata al prossimo 19 aprile, ma nel frattempo si registrano storie tese tra Aleksander Ceferin, numero uno di Nyon, e alcune società. Secondo la rivista tedesca Kicker, alla base delle bizze emerse durante l'ultima videoconferenza c'è l'intenzione da parte di alcuni club, soprattutto quelli italiani, di ottenere fondi aggiuntivi dalla partecipazione al torneo. Questi ultimi hanno fondato una società che vuole occuparsi del marketing della competizione e che, cosa decisamente più seria, puntano a partecipare direttamente all'organizzazione della competizione, prima in coabitazione con la Uefa poi andando direttamente a rimpiazzare quest'ultima. Cosa della quale lo stesso Ceferin è ormai ben conscio.

Sul tavolo anche il numero delle partite da giocare nella prima fase, con l'Eca che chiede dieci giornate mentre European Leagues vorrebbe fermarsi a otto, e la questione dei contributi di solidarietà per i piccoli club che non giocano le Coppe. Un punto sul quale pare essersi inalberato il segretario generale dell'Uefa Theodore Theodoridis, il quale, pur ricnoscendo le loro istanze, avrebbe esplicitamente fatto invito alle leghe europee di non andare troppo in là con le richieste: "Ora dobbiamo trovare un nuovo format. E solo allora potremo pensare ai pagamenti di solidarietà".

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Sezione: News / Data: Mer 31 marzo 2021 alle 15:31
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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