"Italia-Israele non andava giocata? Noi facciamo calcio, dovevamo perdere e subire una penalizzazione e non andare al mondiale? E così mandavamo ai mondiali proprio Israele, la squadra che non vogliono che partecipi? Faccio fatica a capire queste contorsioni di un pensiero che non mi appartiene. Chi ha pensato questo ha detto una grande idiozia". Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina a margine del consiglio federale tenutosi oggi, sul match tra Italia e Israele andata in scena martedì scorso a Udine, match valido per le qualificazioni ai mondiali e sulla quale sono state diverse le polemiche dei giorni scorsi: "Noi dobbiamo aggregare. Il clima tra tifosi italiani e israeliani è stato di gioia e serenità. Chi ha vinto ha vinto e chi ha perso ha perso, stesso tenore anche con la dirigenza della federazione israeliana" ha ribadito.

"Appellandomi alla sensibilità della Serie A, c'è l'ipotesi di almeno uno stage il 9-10 febbraio per dimezzare i tempi di distacco da novembre a marzo - ha continuato Gravina -. Mi sembra ci sia apertura a parlarne, ma abbiamo ancora due partite da disputare e per ora abbiamo raggiunto un obiettivo minimo. Il calcio ci insegna che ci sono leggi spietate e che dobbiamo aspettare altre due partite. Dopo il 21 novembre ragioneremo meglio sul da farsi" ha continuato.

Sezione: News / Data: Gio 16 ottobre 2025 alle 23:19
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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