Intervenuto dal palco di 'Overtime Festival' a Macerata con il resto della squadra di Viva el Futbol, Lele Adani ha parlato di vari argomenti che riguardano il calcio italiano, tra cui il Como di Fabregas. Proprio partendo dall'allenatore spagnolo accostato quest'estate all'Inter prima di Chivu, l'ex difensore interista è tornato sull'aneddoto spiegandone le ragioni prima di rispondere anche sulla questione strettamente legato alla squadra milanese, Calhanoglu-Lautaro: "Fabregas era la prima scelta dell’Inter. Nel 2025, l’allenatore del Como rifiuta l'Inter… A proposito di scelte, che è il tema di questi giorni. La scelta è proprio sulla progettualità, sulla condivisione di una crescita. Questo è un progetto sano perché non è italiano, è completamente condiviso da figure non italiane, anche in termini di agenti, intermediari, selezionano loro. C’è una rete loro che sa cercare i bravi e Nico Paz lo vediamo ora, ma poteva essere uno dei tanti uscito dalle giovanili del Real Madrid, ma quando condividi un’idea sana e operazioni sane, un allenatore visionario e una comunicazione condivisa col club poi arrivano i risultati. Fabregas è una persona speciale, sarà tra i più influenti in Europa nel prossimo decennio in Europa".

Calhanoglu-Lautaro quest’estate. Mal gestione, stranamente, di Marotta?
"Ausilio non sbaglia un colpo nel modo di fare calcio, nel concepire il mercato. Fasi problematiche? Uno non vive per gestire le fasi problematiche, uno vive per prevenire eventuali problemi, se no dopo è molto più complicato per chi ha uno status istituzionale elevato, soprattutto in Italia dove è un compito quotidiano tipico della politica italiana quello di gestire nascondendo i problemi, io invece parlo di aspetto tecnico. Quello dell’Inter gestito da Ausilio è sempre lucido e volto a migliorare il percorso, il calcio giocato. La politica è un’altra cosa".

Sezione: Focus / Data: Gio 16 ottobre 2025 alle 20:13
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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