Lunga intervista ai microfoni del quotidiano spagnolo AS per l'agente Federico Pastorello. Tanti i temi toccati, dall'addio di Simone Inzaghi all'Inter per andare all'Al Hilal fino al discusso trasferimento di Romelu Lukaku dall'Inter al Chelsea:

“Al di là dell’aspetto economico, il divario tra la Saudi Pro League e il calcio europeo si è molto ridotto” - ha esordito -. I club arabi hanno mantenuto i loro impegni, investendo in strutture, stadi, staff tecnico e assistenza medica. La passione è incredibile e l’energia con cui affrontano trattative e acquisizioni è davvero accattivante. Oggi i calciatori sono molto più disposti a trasferirsi lì rispetto ad altre città europee, anche senza guadagnare cifre spropositate. Città come Riyadh e Jeddah offrono un’alta qualità della vita”.

Uno dei momenti più discussi della carriera del procuratore resta il ritorno di Romelu Lukaku al Chelsea:
“Con il senno di poi, probabilmente non lo rifarei - ha ammesso -Ma in quel momento era una decisione logica: Romelu era nella lista del Pallone d’Oro, un trasferimento record per la Serie A. Poi ci sono le variabili umane. Aveva un rapporto quasi padre-figlio con Conte, e quella differenza di approccio lo condizionò in qualche modo, insieme all'infortunio che subì. Se non fosse stato per quello, la storia sarebbe stata diversa".

Infine, un parallelo con l’Inter di oggi:
“Il binomio Conte-Lukaku non è paragonabile a quello Bonny-Chivu. Ausilio aveva già iniziato a muoversi sul giocatore a marzo, quindi la volontà di prenderlo nasceva dal club. Anche Simone Inzaghi aveva approvato l’operazione”.

Sezione: Focus / Data: Gio 16 ottobre 2025 alle 12:28
Autore: Milano Redazione FcInterNews.it
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