Calciopoli, depositate oggi le motivazioni della sentenza di secondo grado emessa il 17 dicembre scorso. Il contenuto, redatto in 203 pagine, ha sottolineato come siano stati individuati "molteplici e articolati elementi probatori" sulla sussistenza del reato di associazione per delinquere di cui si sono resi responsabili diversi imputati, tra cui Luciano Moggiex dg della Juventus.

Viene anche sottolineato come "la leggerezza e apparente convivialità con cui avvenivano gli accordi per la designazione delle griglie arbitrali tra personaggi come Bergamo, Moggi o Giraudo, appare gravissima alla luce della evidente lesione del principio di terzietà che dovrebbe presiedere alla scelta di un direttore di gara che, in quanto tale, ricopre un ruolo di 'arbitro' in ogni accezione, ovvero secondo il principio di mantenere una equidistanza necessaria ed ineludibile tra i contendenti che non deve mai venire meno". Questo è ritenuto grave "soprattutto in un contesto in cui l'attenzione degli utenti (che non va confusa con la mera tifoseria) travalica il mero attaccamento alla propria squadra di calcio ma attiene alla regolarità concreta della disputa di gioco". La Corte ha anche evidenziato che, in riferimento alle conversazioni, come "spesso alcune di esse mostravano nella scelta dell'eloquio anche la durezza dei rapporti che intercorrevano tra alcuni partecipi al sodalizio e dell'evidente obiettivo di impossessarsi e di mantenere un potere di controllo". 

Sezione: News / Data: Lun 17 marzo 2014 alle 19:31
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print