A otto anni dalla scomparsa di Giacinto Facchetti, Roberto Boninsegna, suo amico e compagno di squadra, lo ricorda così ai microfoni di Tutto Mercato Web: "E' stato mio capitano all'Inter e in Nazionale. Grande uomo e giocatore, eccezionale personaggio dello sport italiano. E' stata una perdita enorme per l'Inter ma anche per noi ex nerazzurri che lui aveva riunito in società. Ricordo che negli ultimi suoi mesi di vita andavamo a trovarlo a casa. Era quasi contento perchè sembrava che la malattia potesse essere superata, ma non ci fu niente da fare. Com'era? Un buono. Ma quando si arrabbiava, anche per il suo gran fisico, incuteva timore. Se qualcuno gli faceva perdere la pazienza erano guai".

Da giocatore avrebbe meritato il Pallone d'oro?  "I difensori sono penalizzati. Quel trofeo è anche questione di sponsor, lo ha vionto anche Sammer che in fondo era un calciatore di media levatura. Giacinto lo meritava ma spesso eran gli attaccanti a vincerlo". Ciò che è rimasto saldo è il suo legame con l'Inter: "Assolutamente sì. La squadra lo ha fatto spesso soffrire. E quando era vicepresidente era spesso sul punto di dimettersi. Ma non lo faceva perchè mi diceva: "Se lascio, sto ancora peggio'"

Sezione: News / Data: Gio 04 settembre 2014 alle 16:39
Autore: Redazione FcInterNews.it
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