E' Bedy Moratti ad inaugurare il nuovo format di Inter Channel 'Click Vip', dove sono i personaggi famosi legati al mondo Inter a raccontare attraverso 10 immagini i loro ricordi e aneddoti. Ecco cosa racconta la sorella del presidente nerazzurro Massimo Moratti:  "Com'era la tifosa Bedy? Ero in collegio, quando mio padre divenne presidente dell'Inter. Quindi mi appassionai subito a questa casa, ogni settimana chiamavo casa per sapere il risultato. La prima partita dovrebbe essere un Milan-Inter dove abbiamo vinto in rimonta 5-4. Una cosa straordinaria, ma andiamo talmente indietro nel tempo... Cosa volevo fare da grande? Tutto quello che ho fatto... Ho fatto l'attrice di teatro, ho fatto le corse a cavallo. Ho fatto 100mila cose diverse, ma adoro recitare. Poi c'è stata questa valanga di nome Inter, che ora è diventata l'unica cosa che seguo. E che sorpresa quando ho saputo che Massimo sarebbe diventato presidente: ero a Trieste, ho aperto la tv e vedo lui che parla di questa cosa".

Su Corso e Bedin: "Sono due persone fantastiche, che ancora oggi continuano a fare grande l'Inter. Che giocatori erano? Mah, Bedin correva per Corso". Un pensiero anche per Giacinto Facchetti: "Io e lui ci trovavamo sempre in tribuna durante le trasferte. Giacinto era una persona vera, la persona più leale e onesta che conoscevo. Poi iniziava ad arrabbiarsi perché c'erano altri che non erano come lui, e quindi gli dava fastidio che il mondo non fosse come sperava. Peccato che è andato via prima che potessimo ripagarlo con tutte le vittorie. Di Giacinto mi manca tutto, così come ai giocatori, perché i giocatori sapevano che lui c'era ed era una sicurezza". 

Sulla tournée indonesiana, Bedy Moratti si dice stupita di come i tifosi locali hanno partecipato a questa iniziativa, "tutti con la maglia dell'Inter e tutti che conoscevano i cori dei tifosi dell'Inter". Sui trofei vinti la Moratti ha una preferenza particolare: "Il primo scudetto è quello che meglio rappresenta quello che siamo noi. Quello scudetto è giusto che sia nostro". E l'alba post-vittoria in Champions è per lei l'occasione per ribadire come "il tifo nerazzurro sia unico. Nessuno è mai andato alle 6 del mattino allo stadio, vedendo il sole sorgere per festeggiare". In conclusione, un elogio a Zanetti e Cordoba: "Sono due persone che simboleggiano l'Inter. Spero possano rimanere con noi anche dopo la loro esperienza sul campo". 

 

Sezione: News / Data: Lun 04 giugno 2012 alle 18:08
Autore: Christian Liotta
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