A differenza di tanti colleghi anche illustri, Lautaro Martinez ha deciso di rispettare la quarantena in Italia, restando nella sua abitazione di Milano anziché volare in patria, in Argentina. "È dai piccoli gesti che si riconoscono i grandi uomini: restare a Milano, nel marasma, vuol dire in qualche modo aver sposato le difficoltà della città", dice Alessandro Altobelli, protagonista di una chiacchierata con la Gazzetta dello Sport.

 Resterà anche dopo il calciomercato?
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Lo dissi otto mesi fa, ormai. Lautaro per me vale Neymar. Dico davvero: non ha neppure 23 anni, è giovane, è un talento oltre che un ragazzo serio, è uno dei più forti al mondo nel suo ruolo, ha fatto vedere che razza di giocatore è. Capisco gli possa far piacere che lo cerchino i club come il Barcellona. Ma mi sento di dirgli questo: l’Inter oggi è tornato ad essere un club che vuole vincere. E che può farlo, soprattutto. Resti qui, allora, Lautaro. E vinca con l’Inter, perché quello nerazzurro un progetto destinato ad alzare i trofei".

Riuscirà il club a rinunciare a 111 milioni?
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Dico questo: se l’Inter è arrivata a spendere così tanto la scorsa estate per Lukaku vuol dire che Zhang non ha problemi finanziari di alcun tipo. Cosa gli cambia incassare una grande cifra per poi veder partire il suo pezzo forte? L’Inter può permettersi di rinunciare a qualsiasi offerta. E anzi, è in grado di comprare chiunque. Facciamo così: se Lautaro ha voglia di giocare con Messi, perché l’Inter non propone a Leo di venire a giocare a Milano?".

 Di Lukaku cosa pensa?
"All’inizio su di lui c’era qualche perplessità. Per molti, ma non per me. Lo conoscevo, seguo il calcio inglese, il tempo mi ha dato ragione: è bravo è in area di rigore, velocissimo e impossibile da fermare se lanciato in corsa. E poi si è dimostrato un grande professionista, un atleta a totale disposizione totale della società per cui lavora".

Giusto che l’Inter di domani riparta dalla Lu-La?
"Tutto è migliorabile, per carità, i campioni non sono mai troppi in nessun reparto. Ma non è lì che farei le prime mosse. E neppure in difesa, dove ci sono giocatori che farebbero i titolari in qualche club europeo. Se devo individuare un punto da migliorare, indicherei le due fasce".

L’Inter ha lasciato un’ultima immagine di sé un po’ così, con quella sconfitta a Torino con la Juve... 
"Lasciamo stare le condizioni in cui si è giocato...penso però che Conte abbia fatto un grande lavoro quest’anno, c’è un progetto chiaro e riconoscibile. Il gap con la Juve era importante, se ripensiamo alla stagione precedente. I bianconeri poi hanno una rosa lunghissima, tante armi a disposizione. Eppure fino al k.o. di Torino l’Inter era in scia in classifica". 

Se si riparte, chi lo vince il campionato?
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C’era tanto equilibrio, prima dello stop, un peccato si stata interrotta proprio questa stagione... dico solo che Lotito sarà anche antipatico, ma ci sa fare. E guai a chi dice che la Lazio è stata una sorpresa: ame personalmente sorprendeva quando negli anni passati chiudeva a tanti punti di distacco dalla vetta". 

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Sezione: News / Data: Lun 06 aprile 2020 alle 08:15
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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