Dopo la sciagurata deregulation dell’aprile 2015 (ultimo regalo di Blatter), la Fifa di Gianni Infantino è al lavoro per rimettere ordine al settore degli agenti di giocatori di calcio, sempre nel mirino delle critiche a causa di alcuni (o troppi) eccessi sia finanziari che di natura etica. Il lato positivo è che da aprile - si legge sulla Gazzetta dello Sport - i vertici del calcio mondiale hanno aperto un confronto con i massimi esponenti della categoria, raggiungendo una bozza di accordo che entro luglio diventerà ufficiale ed entrerà in vigore in vista della sessione estiva del 2020. Negli scorsi mesi ci sono stati vari incontri a Zurigo e in altre località europee tra i responsabili dell’apposita commissione Fifa e i rappresentanti dell’Efaa (European Football Agents Association), presieduta dall’olandese Rob Jansen. Ma quali sono i punti salienti del rinnovamento ormai alle porte? La rosea li illustra tutti:

1) Con il ritorno dell’albo Fifa tutti i rappresentanti dei calciatori dovranno sostenere un esame e sottostare alle norme per la categoria e periodicamente frequentare corsi di aggiornamento. Così anche i parenti dovranno adeguarsi a queste regole per poter avere un ruolo: per esempio anche Wanda Nara dovrà prendere il patentino per gestire Mauro Icardi

2) In futuro i compensi per gli agenti diverranno pubblici, indicando le cifre di ogni singola operazione. Al contrario ora i club forniscono solo dei dati aggregati che non permettono di conoscere nello specifico l’entità dei rapporti con ciascun consulente.

3) Gli agenti hanno dato la disponibilità a stabilire un tetto ai loro compensi, se questo criterio dovesse essere applicato anche per le altre figure professionali del calcio.

4) Se viene varato il sistema dei tetti ai compensi, anche i procuratori contribuiranno al fondo di solidarietà targato Fifa con cui i club devolvono il 5% delle somme incassate per la vendita dei calciatori alle società che li hanno allevati.

5) La Fifa istituirà una stanza di compensazione (clearing house) che registrerà tutte le operazioni e potrà così vigilare sui rapporti tra club, atleti e agenti. È il presupposto fondamentale per eventuali provvedimenti. 6) I riformatori hanno fotografato anche il fenomeno del pagamento di somme anomale ai familiari di giovani calciatori. A tal proposito si intendono operare controlli per evitare che soggetti con pochi scrupoli «acquistino» le procure in giovane età, mettendo a repentaglio la carriera dei talenti in erba, esponendoli a pressioni eccessive.

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Sezione: News / Data: Lun 07 gennaio 2019 alle 13:08
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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