Tu chiamale se vuoi "ossessioni". L'Inter lavora da circa un anno su Paulinho. In estate è vicinissima a lui: offre una cifra vicina agli 8-9 milioni, sembra tutto fatto. Ma poi "stop", lui frena tutto e dice di voler prima giocare il Mondiale per Club a dicembre. L'Inter incassa il no momentaneo e ripiega su un altro tipo di identikit, prendendo Gargano poco prima della fine del mercato. Ma si continua a tenere vivo l'asse con il Corinthians. Continua imperterrito il corteggiamento a Paulinho: una carezza arriva anche da Stramaccioni che in una conferenza stampa prepartita annuncia pubblicamente che il brasiliano è l'obiettivo numero uno. Sconti allora? Giocatore convinto di vestire in nerazzurro? No, niente di tutto questo. Lui vince il Mondiale per Club col club del Timao ai danni del Chelsea e dichiara pubblicamente di voler continuare la sua avventura in Brasile.

Insomma, un amore non corrisposto. Qualche apertura, sì. Ma nulla di davvero importante. E allora ecco che all'Inter comincia ad emergere l'assoluta mancanza di un centrocampista con caratteristiche diverse. Lodi, Valdes, Quintero, i nomi nuovi. Ma poi tutto ricade come sempre su di lui. Su Paulinho. Dall'Inter allora sembra emergere una voce: "Se si cede Sneijder, tra soldi incassati per la cessione e soldi risparmiati sull'ingaggio, si prende Paulinho". Adesso è passata quasi una settimana dalla cessione in Turchia di Wesley Sneijder e di Paulinho non ce n'è ancora traccia. E' spuntata invece un'altra voce: se arrivano i 13 mln di Coutinho al Liverpool, si prende Paulinho. I tifosi intanto sembrano aver smarrito quell'entusiasmo iniziale: se Paulinho davvero arriverà, non sarà per nessuna stretta di mano con lui o col club. Semplicemente verrà pagata per intero una clausola, di cui non si conosce con precisione l'intero ammontare.

Discorso diverso, ma non troppo, con l'Atalanta per Schelotto. Una trattativa infinita, lunga ed estenuante. Il club orobico fa gioco al rialzo, l'esterno spinge per raggiungere Appiano. Quel che balza all'occhio, crisi economica a parte, è una certa difficoltà a raggiungere accordi. Da oggi, sabato, mancano cinque giorni alla fine del mercato. Cinque i giocatori sul mercato: Sneijder, Jonathan, Silvestre, Coutinho, Alvarez. Tanti, troppi, gli obiettivi (tre i tasselli mancanti). Dopo 26 giorni è partito solo Sneijder. Ed è arrivato solo Rocchi, come vice Milito. E allora non c'è miglior detto de "i conti si fanno alla fine". Per capire se questa sia pretattica, oppure difficoltà effettiva nell'andare a prendere giocatori sul mercato.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 26 gennaio 2013 alle 10:31
Autore: Mario Garau / Twitter: @MarioGarau
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