Destino beffardo, ma risolutore. La polemica innescata da Mourinho dopo l’intervista con la Gazzetta dello Sport ha creato un certo imbarazzo nella società nerazzurra, soprattutto per le frasi rivelatore su Balotelli, ‘giustificato’ dopo Inter-Genoa per un presunto attacco influenzale, ma ‘smascherato’ pubblicamente dallo Special One due giorni dopo. Poi, la tensione tra i due, ieri durante la seduta di allenamento, ulteriore sale su una ferita che sembra poter guarire e invece non si rimargina mai. Dopo quanto accaduto, sono aumentate a dismisura le possibilità che Balotelli guardasse Catania-Inter seduto in panchina, degna rappresaglia di un Mourinho scontento di certi atteggiamenti fuori e dentro il campo. Ma a tagliare la testa al toro ha pensato il ginocchio dell’attaccante, messo k.o. stamane durante l’allenamento, sotto gli occhi di un Moratti che forse era lì per fare, ancora una volta, da paciere tra i due litiganti. Il suo intervento, o meglio la sua eventuale intercessione pro Balotelli in vista del match del 'Massimino', non è stata necessaria. A risolvere il dilemma è stato uno scontro di gioco, che impedirà al giovane irrequieto attaccante non solo di scendere in campo, ma persino di partire alla volta del capoluogo siculo con i compagni.

Un infortunio che non preoccupa in vista di Chelsea-Inter, partita in cui Mourinho vorrà tutti a disposizione per poter scegliere chi sta meglio. Balotelli dovrebbe recuperare, intanto ha evitato l’imbarazzo di un nuovo caso e di una provabilissima panchina. A prescindere da quanto accaduto al ginocchio del ragazzo, domani sera sarebbe stato Eto’o a giocare al fianco di Milito, comunque. Nessuna rappresaglia di Mou, dunque, a evitare ulteriore imbarazzo è stato il destino. Poi, magari, quello che oggi sembra un’ancora di salvataggio domani rappresenterà una beffa a partita in corso, ma la speranza è che lo Special One non debba rimpiangere l’assenza di SuperMario. Intanto, benedire l’accaduto è di certo Samuel Eto’o, che non saprà mai con certezza se il tecnico gli avrebbe concesso l’opportunità di giocare dal primo minuto per meriti suoi (o demeriti altrui). Il camerunese giocherà perché le alternative, stavolta, non abbondano, e Pandev merita un po’ di riposo o, quanto meno, di entrare nel caso ce ne fosse bisogno. Insomma, una volta tanto un’assenza infermieristica non verrà accolta, in casa Inter, con le mani tra i capelli…

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 11 marzo 2010 alle 17:41
Autore: Fabio Costantino
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