Diciamocelo, nella più ottimistica delle ipotesi si pensava a uno Sneijder in panchina. Mourinho però, come sua abitudine, spiazza tutti schierando l'olandese nell'undici titolare senza un solo allenamento alle spalle con i compagni. Molti avranno gridato all'azzardo ma, come ammesso dallo stesso portoghese, i giudizi spesso sono condizionati dal risultato finale, e il risultato è stato Milan 0 Inter 4. Ad ogni modo, nel complesso, Sneijder ha destato un'ottima impressione, sfiorando in un paio di occasioni il gol con tentativi dalla distanza e dando, con la sua qualità, maggior fluidità alla manovra nerazzurra. I meriti dell'olandese assumono una maggior valenza se consideriamo, unitamente all'impossibilità di allenarsi con i compagni alla vigilia, l'importanza intrinseca della partita del suo debutto, il derby.

L'olandese ha dimostrato quindi grande personalità, una qualità che non poteva certo difettare in un giocatore che ha spesso recitato la parte del protagonista in uno stadio come il Santiago Bernabeu. Pellegrini, non a caso, aveva espresso il suo apprezzamento verso il centrocampista di Utrecht ma si è dovuto inchinare, suo malgrado, al dictat della società che aveva un improcrastinabile bisogno di attutire gli esborsi di una campagna acquisti faraonica. Gli stessi tifosi delle merengues avevano perorato la causa della sua permanenza nella capitale spagnola con una campagna di cui si è fatto portavoce il quotidiano Marca notoriamente vicino al Real Madrid.

Alla sua uscita dal campo, Sneijder e Mourinho si sono abbracciati sorridenti, magari lo Special One gli avrà ricordato il contenuto di qualche sms sul derby inviatogli nei giorni antecedenti il suo approdo a Milano ("Ha detto che ci siamo scambiati tanti sms e non erano solo per convincerli, ma abbiamo parlato di calcio, per quello e' arrivato gia' pronto", ha spiegato il portoghese a fine gara). Resta comunque l'impressione che il venticinquenne olandese potrà dare molto alla sua nuova maglia in quanto dotato delle qualità necessarie a completare la zona nevralgica nerazzurra unite alla personalità, qualità imprescindibile per imporsi in un palcoscenico come San Siro. Quindi, parafrasando una frase pubblicata nei giorni scorsi su Marca, a Milano sono ben contenti di aver scartato il regalo recapitatogli da Madrid, specie in una serata che porta in dote anche un dimostrazione di forza che sembra quasi un monito sia per i 'nemici dichiarati' che per quelli più 'discreti'.

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 30 agosto 2009 alle 10:13
Autore: Rosario Bruno
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