Dopo il deludente 2-1 con il Bologna, Antonio Conte è entrato nello spogliatoio dell'Inter furibondo, alzando parecchio la voce. "Tremavano le mura, nella pancia di San Siro. I giocatori hanno visto e sentito l’allenatore imbufalito. Ma non c’è stato un confronto con la squadra, i temi della partita saranno affrontati stamattina ad Appiano. Piuttosto, Conte è rimasto a lungo negli spogliatoi riunito con Marotta, Ausilio e Oriali. Un’ora buona di colloquio, tanto è vero che il tecnico si è presentato in sala interviste 90 minuti dopo la fine della partita", la ricostruzione della Gazzetta dello Sport.

In pubblico, davanti alle telecamere e ai giornalisti, il tecnico ha preso per le prime volte le distanze dai suoi giocatori, secondo l'interpretazione della rosea: "Mi auguro che l’1% della delusione che provo io sia avvertita anche dai calciatori. Siamo riusciti a perdere una partita da portare a casa in carrozza. E invece è accaduto qualcosa di imponderabile, cosa che in una grande squadra non può mai avvenire. C’è poco da spiegare: evidentemente non siamo una grande squadra, dobbiamo lavorare per diventarlo".

Dopo il mea culpa recitato più volte, Conte fa anche una puntualizzazione relativa al mercato di un anno fa, una puntura alla società: "Le situazioni si valutano solo affrontandole. Per me questo è il primo anno di lavoro con l’Inter e ho preso un pacchetto preconfezionato, con tante cose da migliorare». Il riferimento è ad alcune problematiche presenti nella rosa che, a detta dell’allenatore, non sono state affrontate per tempo. 

VIDEO - TRACOLLO INTER, FURIA TRAMONTANA

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 06 luglio 2020 alle 08:20
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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